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Immigrati incendiano l’hotspot di Lampedusa e non è la prima volta: crolla una parte di soppalco


Non passa giorno che gli extracomunitari “ospiti” dell’hotspot di contrada Imbriacola di Lampedusa, non balzano agli onori della cronaca per qualche fatto delittuoso.

Ieri sera, un incendio è stato appiccato al piano superiore del primo padiglione della struttura, lo stesso padiglione che venne distrutto, sempre a causa di un rogo doloso il 18 febbraio del 2009 e poi danneggiato nel 2011. L’ultimo rogo, in ordine di tempo, risale al 18 maggio del 2016, sempre ad opera di tunisini.

Immediati sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento dell’sola che sono riusciti a circoscrivere le fiamme che avrebbero provocato danni al secondo piano, facendo crollare una parte dell’intercapedine del soppalco. Nessuno degli oltre 150 tunisini ospiti della struttura è rimasto ferito.

Tre le squadre dei vigili del fuoco di Lampedusa, che sono state impegnate nell’operazione di spegnimento, compresa quella che è di presidio fisso, per la vigilanza, nella struttura.