Continuano senza sosta le attività aeronavali della Guardia di Finanza nel Canale di Sicilia per contrastare i flussi migratori provenienti dalla Tunisia e diretti verso le coste trapanesi ed agrigentine. Nelle notti appena trascorse, sono stati intercettati tre natanti carichi di cittadini extracomunitari, in prevalenza tunisini.
Uno scenario simile si è ripetuto la notte successiva, quando veniva segnalata dalle Capitanerie di Porto la presenza, a sud di Pantelleria, di un altro motopeschereccio che trasportava migranti verso l’Italia. Avviate nuovamente le attività di Polizia di sicurezza sul mare, un pattugliatore veloce del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina, già impegnato nella sorveglianza e controllo del Canale di Sicilia, ingaggiava il natante con i migranti riuscendo, con manovre appropriate, ad impedirne la fuga salvaguardando l’incolumità del carico umano di 41 uomini adulti di sedicente nazionalità tunisina che venivano trasportati anch’essi a Porto Empedocle e presi in consegna dalla Polizia di frontiera.
Infine, nella serata del 2 novembre, il Guardacoste G.125 FUSCO, rischierato a Lampedusa dal Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, per attuare una difesa avanzata del territorio dal fenomeno dei cosiddetti sbarchi fantasma nella provincia di Agrigento, ha intercettato una piccola barca in vetroresina con motore fuoribordo da 40 cavalli, senza sigla identificativa, che navigava verso le coste lampedusane.