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Inchiesta Girgenti Acque. Campione e altri due indagati tornano in libertà: annullate ordinanze cautelari

I giudici del tribunale del riesame, hanno annullato l’ordinanza cautelare a carico dell’ex presidente di Girgenti Acque Marco Campione, del direttore amministrativo Angelo Piero Cutaia e del dipendente Calogero Patti

Marco Campione, ex presidente di Girgenti Acque, principale indagato dell’inchiesta “Waterloo”,
accusato di avere messo in piedi un sistema di corruzione a tutti livelli, torna in libertà, i giudici del tribunale del riesame hanno annullato l’ordinanza cautelare nei suoi confronti.

L’inchiesta “Waterloo”, condotta dal procuratore Luigi Patronaggio, dall’aggiunto Salvatore Vella e dai pm Sara Varazi, Antonella Pandolfi e Paola Vetro, ipotizza che Marco Campione, al tempo presidente di Girgenti Acque, avrebbe messo in piedi una vera e propria rete di professionisti, politici, pubblici funzionari, uomini delle istituzioni e delle forze dell’ordine, corrompendoli o, comunque, asservendoli, con la distribuzione di posti di lavoro.

Gli avvocati Lillo Fiorello e Omar Giampaolo Mohamed Ahmed, difensori di Campione, insistendo sull’insussistenza dei gravi indizi e sulla mancanza di esigenze cautelari alla luce del fatto che si tratta di fatti molto vecchi e che la società è commissariata dal 2018, hanno chiesto ai giudici di annullare l’ordinanza cautelare in carcere.

La tesi difensiva ha puntato sul fatto che non era stata messa in piedi alcuna associazione e che il “sistema Campione” ipotizzato dalla Procura di Agrigento, che individuava in Marco Campione colui che aveva asservito politici, imprenditori, uomini delle istituzioni, forze dell’ordine e professionisti, non esisteva.

Alla luce di queste contestazioni, il gip Francesco Provenzano del tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza cautelare per Campione e per altri due indagati, Angelo Piero Cutaia, 51 anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque e il dipendente Calogero Patti, 53 anni.

Adesso si attende di conoscere l’esito per Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale di Girgenti Acque e Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne, società gemella di Girgenti Acque, i cui legali Giuseppe Scozzari e Giuseppe Dacquì hanno chiesto ai giudici anche per loro, di annullare l’ordinanza del gip che li aveva posti agli arresti domiciliari.