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Incidente mortale Giro d’Italia: l’investitore torna in libertà per decorrenza dei termini


Torna in libertà Gaetano Agozzino, il pensionato 70enne che causò l’incidente nel quale perse la vita il sambucese Leonardo D’Amico

L’uomo, dopo le indagini che chiarirono la dinamica dell’incidente e poi la successiva morte dell’investito, era stato indagato per “omicidio stradale” e poi finito agli arresti domiciliari, ora, trascorsi i 3 mesi previsti dalla legge, è tornato in libertà, per scadenza dei termini di custodia cautelare.

L’incidente si verificò il 9 maggio scorso, sulla SS 640, durante la tappa del giro d’Italia. Il 48enne Leonardo D’Amico si trovava sulla strada in sella alla sua moto, in qualità di commissario di gara, quando fu travolto dall’auto di Agozzino, che forzò le barriere che delimitavano l’accesso.

D’amico nell’incidente rimase gravemente ferito e fu ricoverato in fin di vita all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta. Nell’impatto riportò un’emorragia cerebrale, a causa della quale, fu sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia, oltre alla rottura di 12 costole. Il 48enne da quel fatidico 9 maggio, rimase in coma fino all’alba del 3 giugno quando morì.