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Incursione degli ucraini a Belgorod in Russia con mezzi USA: “39 sabotatori uccisi e 5 arrestati”

Un gruppo armato di sabotatori ucraini si è infiltrato nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, le forze russe hanno risposto e gli incursori sono stati fermati alla periferia di Grayvoron


Fonti ufficiali stimano che il gruppo era formato da circa 250 operativi ucraini che ieri sera sono entrati in azione nella città di confine di Grayvoron, nella regione di Belgorod, in territorio russo. 

Gli assalitori avevano mezzi blindati di vario tipo, alcuni di origine non sovietica, tra cui un blindato americano International MaxxPro (in foto), che è stato abbandonato dai sabotatori durante la fuga. Secondo alcuni canali Telegram russi come Baza e Shot, 39 sabotatori sono stati uccisi e cinque catturati. Sempre secondo Baza, ci sarebbero stati combattimenti in tre insediamenti sulla strada che conduce dall’Ucraina nord-orientale in Russia. In altri video pubblicati sui social, si può vedere un elicottero Mi-8 russo che spara razzi su una zona residenziale di Kozinka.

Le unità russe continuano le operazioni di rastrellamento nei villaggi di Kozinka e Glotovo. Allo stesso tempo, ci sono concentrazioni di forze AFU a Udi, Liptsy, Volchansk e Strelechi, nella regione di Kharkiv.

Nell’incursione le formazioni ucraine hanno bombardato almeno nove insediamenti nella regione di Belgorod e il governatore Vyacheslav Gladkov ha confermato che otto civili sono rimasti feriti e alcuni edifici residenziali e strutture civili sono stati danneggiati.

Vyacheslav Gladkov ha aggiunto che l’esercito, insieme al servizio di frontiera, Rosgvardiya e le Fsb hanno adottato “le misure necessarie per eliminare il nemico”. Per il Cremlino si è trattata di un’operazione di sabotatori organizzata dagli ucraini per distrarre dalla conquista di Bakhmut, ma come sempre Kiev ha negato ogni responsabilità attribuendo l’attacco alla “resistenza violenta”  della Russia.

L’azione è stata rivendicata da un gruppo neonazista che si fa chiamare Legione della Libertà della Russia, creato nel marzo 2022, che combatte insieme alle forze ucraine, smentendo di fatto il non coinvolgimento di Kiev. Il gruppo è formato da nazionalisti russi di estrema destra contrari al governo di Vladimir Putin, il cui leader è Denis Nikitin, appassionato di arti marziali Mma, creatore di una linea di abbigliamento con simboli neonazisti e del suprematismo bianco.

Nikitin è ben noto negli ambienti dell’estrema destra europea, ha vissuto in Germania. Bandito nel 2019 per dieci anni dall’area Shengen per le sue posizioni neonaziste, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ha diffuso un video in cui diceva di detestare Zelensky, ma che ora la priorità era combattere dalla parte dell’Ucraina contro Putin.