Indagato all’ARS Tamajo, era con Micari: “avrebbe pagato 25 euro a voto”, Destra e Sinistra, uno per uno


Il neo deputato si difende: “Tutto falso, non conosco affatto le persone di cui si parla nel provvedimento della procura”. Ed i suoi avvocati: “Tamajo estraneo ai fatti, ne uscirà come parte offesa, per qualcosa che altri hanno commesso alle sue spalle”.

Sarà tutto falso come lui afferma, ma la Procura di Palermo crede così tanto alla propria tesi da aver comunque notificato un avviso di garanzia a quello che è stato uno dei recordman del nuovo Parlamento sicliano, Edmondo Edy Tamajo, eletto con la bellezza di quasi 14mila preferenze nella lista di Sicilia Futura – per gli agrigentini, la lista di Cimino, per dire un volto noto -, nello schieramento del centrosinistra con Fabrizio Micari candidato alla presidenza della Regione.

Tamajo è stato il più votato in assoluto a Palermo per l’ARS con i suoi 13’984 voti, ma adesso, è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale: i Pm sono convinti che abbia comprato voti a venticinque euro l’uno, durante la campagna elettorale che lo ha portato all’Ars. Il suo comitato elettorale sarebbe già stato perquisito dalla Guardia di Finanza.

Coinvolte nell’inchiesta anche altre tre persone già identificate e localizzate nella zona palermitana di Brancaccio; si tratta di Giuseppe Montesano, Cristian D’Alia e Nicolina D’Alia. Nei prossimi giorni Tamajo sarà interrogato dinanzi al procuratore aggiunto Sergio Demontis e al sostituto procuratore Fabiola Furnari.

La notizia di Tamajo giunge a pochi giorni da quella del deputato messine all’ARS Cateno De Luca, che però è in quota Musumeci. Insomma, al momento tra destra e sinistra – Musumeci e Micari – sembrano aver fatto “uno per uno”, con un indagato ciascuno, vedremo se, se ne aggiungeranno altri e da che parte arriveranno.