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Inferno a Ostia: 5 stabilimenti balneari dati alle fiamme dopo la decisione del Consiglio di Stato sulle concessioni scadute

Erano passate poche ore dalla sentenza con cui i giudici hanno dato ragione al Campidoglio e dare il via libera al bando per ridare ordine alle concessioni delle spiagge del X Municipio da tempo scadute

La sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 13 marzo che aveva riavviato il bando fermato dal Tar del Lazio, su ricorso dei balneari che non volevano perdere le concessioni anche scadute da anni, è sicuramente tra i motivi del devastante incendio di questa notte e nessuno crede che si tratta del gesto di un folle, anche in considerazione che la sequenza degli incendi sembra pianificata per mettere in difficoltà la macchina dei soccorsi.

Il bando del Campidoglio di Stato pubblicato il 14 febbraio, indiceva gare pubbliche per 25 stabilimenti, quattro ristoranti e due spiagge libere, segnate da concessioni più che scadute. In particolare, l’avviso prevedeva l’affidamento degli stabilimenti per un anno, rinnovabile per altri due. Ma evidentemente chi da anni gestiva queste strutture non ha nessuna intenzione di cedre la sua “gallina dalle uova d’oro”.

Tutto è iniziato intorno alle 21 di ieri, quando le lingue di fuoco hanno illuminato a giorno del litorale, con ben cinque stabilimenti, il Plinius, il Salus, il Delfino e l’Elmi dati alle fiamme. Al Bagni Vittoria incendiati gli iconici pedalò a forma di cigno. Dai primi sopralluoghi sembra che i piromani avrebbero tentato di incendiare anche Battistini e il Capanno, ma dentro c’erano alcune persone che hanno evitato le fiamme. Gli investigatori della polizia ipotizzano che dietro i roghi, che sono divampati in sequenza in luoghi distanti tra loro, ci sia una regia unica, con due distinte squadre di piromani in azione.

I poliziotti hanno fermato un 25enne romano cheè stato e portato in commissariato a Ostia. Nello zaino aveva solo un paio di vestiti e un tramezzino. tra le sue cose non avrebbero trovato accendini o materiali di innesco. Il ragazzo, che ha detto di vivere in zona San Giovanni e dai primi accertamenti non ha alcun legame con Ostia, non è stato in grado di spiegare cosa ci facesse in spiaggia di notte, dando spiegazioni considerate poco attendibili.PubblicitàPubblicità