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Inghilterra e Francia toglieranno anche il green pass, in Italia c’è chi pensa di prorogarlo all’infinito

L’Europa sta allentando le misure anti Covid, Inghilterra prima e Francia dopo elimineranno il green pass, mentre in Italia c’è chi pensa di prolungarlo anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria


In Inghilterra dal 21 febbraio prossimo le restrizioni e le misure anti covid saranno revocate. Il premier britannico Boris Johnson, dopo avere tolto il green pass per accedere nei locali, ha annunciato che ‘”Se continua il trend incoraggiante dei dati a cui stiamo assistendo, prevedo che saremo in grado di togliere le ultime restrizioni, compreso l’obbligo di autoisolamento se risulti positivo al test, con un mese di anticipo”. Un ritorno alla normalità a tutto tondo.

Anche in Francia si valuta l’eliminazione del Green pass e la data prevista potrebbe essere compresa tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Ad annunciarlo è stato Gabriel Attal, portavoce del governo francese: “C’è un inizio di miglioramento negli ospedali e ci sono proiezioni che possono farci sperare che entro la fine di marzo o l’inizio di aprile la situazione negli ospedali sarà sufficientemente tranquilla da permetterci di revocare il pass vaccinale”, Attal ha poi aggiunto: “Abbiamo sempre detto che queste misure saranno revocate non appena la situazione sanitaria lo consentirà”.

Allentamenti in fase di definizione anche in Svezia, dove le restrizioni sono sostanzialmente sparite, Ristoranti e bar potranno operare con gli orari “pre-Covid”. Secondo quanto detto dal ministro della Salute, Lena Hallengren, al Dagens Nyheter: “La pandemia è finita in termini di restrizioni e il Covid non è più considerato una patologia che minacci la società, tracciamento e tamponi non sono più una priorità”. In Danimarca la situazione è identica a quella Svedese, così come si allentano i divieti e restrizioni, in Austria e Bulgaria.

In Italia invece, a parte piccole misure di poco conto come l’annuncio di cancellare l’obbligo di mascherine all’aperto da domani, 11 febbraio, tutte le altre misure, a partire dal super green passa sui luoghi di lavoro e l’obbligo vaccinale per gli over 50, non si discutono nemmeno, anzi c’è chi come il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, propone di prorogarne la scadenza ben oltre l’eventuale fine dello stato di emergenza.

Locatelli, tra i collaboratori più ascoltati dal governo Draghi, in due interviste rilasciate ai due principali quotidiani italiani nei giorni scorsi, ha di fatto espresso quello che è il suo punto di vista ed in particolare sull’obbligo vaccinale per gli over 50 ha detto: “Per quel che mi riguarda sì, lo manterrei anche dopo giugno, non vedo la ratio di toglierlo. Allo stesso modo manterrei la premialità associata al Green Pass: ha senso che resti anche oltre quella data”.

Il coordinatore del Cts ha anche aggiunto: “Tutti gli indicatori, dall’incidenza cumulativa a sette giorni ogni 100 mila abitanti all’indice Rt, fino al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive, mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase più critica e ora va gestita tutta la fase di riapertura. La progressività con adeguata pianificazione che ha improntato anche recentemente le scelte del governo offre le migliori garanzie”.

Non sappiamo quale linea prevarrà all’interno del governo italiano, ma le premesse non sono ottimistiche e mentre il mondo riapre, l’Italia resta chiusa, con danni all’economia forse irreversibili.