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Ispettori ONU-AIEA arrivati a centrale nucleare Zaporizhzhia: “Forze ucraine hanno tentato l’assalto”

Gli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) – richiesti soprattutto dalla Russia – sono arrivati alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nei pressi della città di Enerhodar. A riferirlo, la Tass. La missione dell’AIEA delle Nazioni Unite è giunta su mezzi corazzati: pare siano nove veicoli con le insegne dell’Onu, oltre a diversi veicoli militari russi di scorta.

L’uso di veicoli corazzati non soprende, la zona in mattinata è stata oggetto di un tentativo di assalto da parte delle forze ucraine e le autorità russe temono che la missione dell’AIEA possa anche diventare oggetto di provocazioni ucraine: “Abbiamo certamente paura delle provocazioni da parte ucraina, dato che i barbari bombardamenti provocatori non si fermano affatto, lo vediamo. Stanno facendo tentativi per destabilizzare la situazione”, ha detto ai giornalisti il ​​portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Gli ispettori dell’AIEA valuteranno i danni fisici causati alla centrale nucleare e determineranno l’operatività dei sistemi di sicurezza e protezione della struttura. Gli specialisti dovranno inoltre valutare le condizioni di lavoro del personale dell’impianto e adottare misure urgenti per garantire la sicurezza della centrale nucleare.

E’ stata una mattinata di duri scontri infatti attorno alla centrale. Attorno alle 6:00 ora locale, circa sessanta uomini delle forze speciali ucraine sono sbarcati a Energodar, la città in cui si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, trasportati da sette barche attraverso il Dnepr, ha riferito il ministero della Difesa russo, aggiungendo che il tentativo è stato prontamente scoperto e che gli ucraini sono stati circondati e fermati.

Durante il bombardamento effettuato dagli ucraini a copertura dello sbarco, sarebbe stato inoltre colpito almeno un edificio abitativo e, secondo l’amministrazione militare-civile russa della città, tre persone sarebbero rimaste uccise ed una ferita.

Sempre secondo il ministero di Mosca, a partire dalle 8:00 del mattino, l’artiglieria di Kiev avrebbe iniziato a colpire la zona di Vasilevka, dove i militari russi dovrebbero incontrare la delegazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), guidata dal presidente Rafael Grossi. Quattro proiettili sarebbero esplosi, inoltre, ” a una distanza di 400 metri” dal reattore numero 1 della centrale.

Da parte ucraina, il bombardamento di Energodar e quello di Vasilevka sono stati attribuiti invece alle forze russe, che però occupano l’intera area senza resistenza interna tale da giustificare un simile atto. “Le forze russe stanno bombardando la città di Energodar, dove sorge l’impianto nucleare di Zaporizhzhia, con elicotteri, cannoni e sistemi missilistici a lancio multiplo”, ha riferito il capo dell’amministrazione militare del distretto di Nikopol, Yevhen Yevtushenko, citato da Ukrinform.