“Credevamo fossero miliziani di Hamas. Questo è un tragico incidente, la responsabilità è dell’Idf. Questa è un’area in cui i soldati hanno incontrato molti terroristi, compresi attentatori suicidi”
Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, precisando che durante i combattimenti a Shejaiya, nel nord di Gaza, le truppe israeliano hanno scambiato tre ostaggi israeliani per miliziani e hanno aperto il fuoco contro di loro, uccidendoli per errore. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito non è chiaro se fossero stati abbandonati o fossero riusciti a scappare.
Soltanto dopo, quando i tre erano ormai morti, hanno sospettato di avere commesso uno sbaglio e hanno mandato i corpi in Israele per l’identificazione, ha detto ieri sera il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari. Uno era Yotam Haim, 28 anni, un altro era Samer Talalka, 22 anni, e il terzo Alon Lulu Shanriz di 26 anni.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato l’accaduto: “Insieme all’intero popolo di Israele, chino il capo con profondo dolore e piango la caduta di tre dei nostri cari figli che sono stati rapiti, tra cui Yotam Chaim e Samer Fouad al-Talalka. Questa è una tragedia insopportabile. L’intero Stato d’Israele piangerà questa sera”. Netanyahu ha aggiunto: “Il mio cuore va alle famiglie in lutto nel loro momento difficile. Rafforzo i nostri coraggiosi guerrieri che intraprendono la sacra missione di restituire i nostri rapiti, anche a costo della loro vita. Anche in questa serata difficile, fasceremo le nostre ferite, impareremo la lezione e continueremo con uno sforzo supremo per riportare a casa sani e salvi tutti i nostri rapiti”.