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Israele. Rivolta nella notte contro la riforma della giustiza. Il premier Netanyahu starebbe valutando il ritiro

In 700mila in piazza contro la riforma della Giustizia e il premier Benyamin Netanyahu dopo la rivolta di questa notte starebbe valutando di ritirarla, ma l’estrema destra minaccia di fare cadere il governo se se il premier la ferma

Il premier Israeliano Benyamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Galant , apertamente contrario al provvedimento sulla Giustizia. I leader delle proteste anti-riforma che nella notte hanno organizzato una vera rivolta popolare, in risposta hanno indetto diverse manifestazioni in tutto il Paese.

Nella notte da Tel Aviv a Gerusalemme, anche nei pressi della residenza del premier ci sono stati pesanti scontri . Secondo i media israeliani, sono scese in strada centinaia di migliaia di persone. La polizia ha aperto gli idranti e lanciato lacrimogeni.

Il presidente Herzog chiede Netanyahu diritirare la riforma che starebbe valutando di ritirarla, con i partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism sarebbero pronti a sostenere la sua decisione, ma i partiti di estrema destra che fanno parte della coalizione di governo guidata da Benjamin Netanyahu hanno minacciato di far cadere il governo, ritirando il loro sostegno al primo ministro se deciderà di fermare la riforma giudiziaria.

Lo riferiscono alcuni media israeliani, tra cui The Times of Israel. Per questo motivo Netanyahu avrebbe fatto slittare il suo discorso alle Knesset previsto alle 9 ora italiana. Channel 12 riporta che il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha minacciato di lasciare la coalizione, durante una riunione dei capi di partito.