Redazione F e ALa sezione saccense di Italia nostra, oggi invia una nota al Sig. Sindaco di Sciacca ed alla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento, segnalando il comportamento di Gergenti Acque, distruttivo verso i monumenti di intesse storico.
“Da alcune settimane – scrive sulla sua pagina Fb Italia Nostra, l’Arch. Calogero Segreto – la società Girgenti Acque S.p.a. sta effettuando degli interventi di collegamento di utenze private alla nuova rete di distribuzione idrica nel centro storico di Sciacca, e specificatamente nella via Giuseppe Licata. Detti interventi, il più delle volte scriteriati e lasciati all’arbitrio degli operai preposti, spesso interessano facciate di edifici che hanno una valenza storico-architettonica, come quello del palazzo Quattro/Cinquecentesco di via Licata al civico 100, dove è presente un portale d’ingresso ad arco ribassato in pietra locale a vista e dove, malgrado le vecchie manomissioni, sono chiaramente riconoscibili elementi di architettura catalana.( vedi foto allegate). Spesso questi interventi interessano più utenze che insistono sullo stesso portale e vengono effettuati con veri e proprie opere invasive che prevedono l’asportazione di interi blocchi di pietra arenaria locale e un ripristino della muratura raffazzonato e maldestro, deturpando in maniera irrimediabile i portali e le facciate. Considerato il diffuso patrimonio storico-architettonico presente nel nostro centro storico ,e fermo restando la necessità di procedere agli allacci da parte di Girgenti Acque S.p.a., riteniamo necessario e improcrastinabile stabilire, da parte degli Enti in epigrafe e la società Girgenti Acque S.p.a., una procedura rigorosa di intervento da rispettare nei casi in cui gli allacci interessano facciate di palazzi di pregio e quindi atta a salvaguardare l’integrità del patrimonio storico-architettonico. Riteniamo necessario, altresì, in fase propedeutica, stilare un elenco degli immobili di valore che devono essere sottoposti a tale procedura. Certo di un positivo riscontro, distinti saluti.”
