Il vicepremier e leader di Fi: “Non andremo mai a sinistra, ma non esistono connazionali di serie A e di serie B”. Salvini: “La legge sulla cittadinanza va benissimo così. Non c’è nessun bisogno di scorciatoie”
Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani apre a una riforma della legge sulla cittadinanza e nella maggioranza è scontro: “Credo che, se una persona è cittadina italiana in base alla legge, lo è come tutti gli altri, qualsiasi siano il suo aspetto e le sue origini. Non esistono italiani di serie A e di serie B”. Ma dalla Lega arriva subito l’altolà, definendo Tajani uguale alla Schlein chee insieme vogliono lo ius soli o altre scorciatoie.
Ma il segretario di Forza Italia dice che non è così: “La nostra posizione è sempre stata a favore dello ius scholae, che non è una scorciatoia né una cosa di sinistra. Anzi, noi siamo contro lo ius soli, perché è demagogico. In ogni caso, la riforma della cittadinanza non è all’ordine del giorno dell’attività di governo”, gettando acqua sul fuoco.
Ma la Lega non è soddisfatta della risposta e pubblica sui social un fotomontaggio che ritrae accanto, appaiati sul tema, il segretario azzurro Antonio Tajani e la leader del Pd Elly Schlein. Con la scritta_ “La legge va benissimo così e i numeri lo dimostrano, non c’è nessun bisogno di Ius Soli o scorciatoie”. Un post che non piace a Forza Italia che innesca la reazione di Raffaele Nevi: “Non vogliamo attaccare e dispiace che un alleato di coalizione ci attacchi”, replica il portavoce nazionale di FI. Gli azzurri non ci stanno a mollare la presa e difendono quella che efiniscaono “la linea di sempre del partito, seppur fuori dal programma di governo, portata avanti nel passato già da Silvio Berlusconi. Siamo contrari allo Ius soli – spiega Nevi – ma siamo invece aperti allo Ius Scholae, noi siamo per favorire l’integrazione e la scuola ne è il motore”. Scontro finito? Ma manco per niente, subito dopo il vicesegretario della Lega Andrea Crippa ribatte: “polemiche inutili, siamo il Paese in Ue che concede più cittadinanze”.
Una proposta di legge di FI sullo Ius Scholae ancora non c’è, ma non si esclude che non la possa depositare in Parlamento già a settembre, anche se all’interno delle stesse fila del partito non mancano le posizione in didaccordo.
Redazione Fatti & Avvenimenti