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Kiev chiede a Israele di inviarle le armi russe sequestrate a Hezbollah, ma lo Stato ebraico dice no temendo la reazione di Mosca

L’ambasciatore ucraino in Israele ha dichiarato di aver discusso di una legge che prevede la consegna a Kiev da parte dello Stato Ebraico delle armi di fabbricazione russa sequestrate a Hezbollah, ma il governo si è rifiutato

Lo scrive il Times of Israel, che riporta una dichiarazione dell’ambasciatore ucraino Yevgen Korniychuk, che ha affermato di avere  incontrato il vice ministro degli Esteri israeliano Sharren Haskel con il quale ha discusso del suo suggerimento che Israele “trasferisca all’Ucraina le armi di fabbricazione russa sequestrate dall’IDF in Libano o altrove ai nemici di Israele”. L’ambasciata ucraina ha poi espresso “la speranza di una risoluzione positiva di questa questione”.

Haskel a novembre ha presentato una legge alla Knesset che vedrebbe tali armi di fabbricazione russa consegnate all’Ucraina, per utilizzarle nella guerra contro la Russia. Ma come prevedibile, il governo israeliano si è rifiutato di inviare armi all’Ucraina durante la guerra e, nonostante la proposta di Haskel, non vi è alcuna indicazione che questa posizione cambierà. Israele in questri tre anni di guerra, ha cercato di mantenere relazioni il meno tese possibili con Mosca, è evidente infatti, che conoscendo come agisce il presidente russo Vladimir Putin, la reazione più pacata sarebbe quella di inviare a sua volta missili ad Hamas ed Hezbollah, che userebbero contro Tel Aviv.

Secondo il Wall Street Journal, il 60-70% delle armi sequestrate dalle truppe dell’IDF all’inizio dell’invasione terrestre del Libano meridionale erano di fabbricazione russa.