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Kiev emette mandato d’arresto per Medvedev, lui: “Oggi solo il primo attacco, ce ne saranno altri”

I servizi segreti dell’Ucraina  – SBU – hanno emesso un mandato d’arresto per Dmitry Medvedev, il vice capo del Consiglio di sicurezza russo. Medvedev non è però l’unico, insieme a lui Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, il ministro della Difesa Sergey Shoigu, il direttore del Servizio di sicurezza federale russo (FSB) Alexander Bortnikov, il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev, il presidente della Duma di Stato russa Vyacheslav Volodin e molti altri vertici dello stato russo, tutti accusati ai sensi dell’articolo 110 del codice penale dell’Ucraina: “attentato all’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Stamattina Medvedev, il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, aveva commentato su Telegram gli attacchi missilistici all’Ucraina: “La prima puntata è andata in onda. Ce ne saranno altre. Esprimo la mia posizione personale: Lo stato ucraino nella sua attuale configurazione di regime politico nazista rappresenterà una minaccia costante, diretta e chiara per la Russia. Pertanto, oltre a proteggere il nostro popolo e i confini del paese, l’obiettivo delle nostre azioni future, a mio avviso, dovrebbe essere il completo smantellamento del regime politico dell’Ucraina”.