“Nessuno prolungherà l’accordo per il passaggio del gas russo dall’Ucraina in Europa: è finito”
Lo ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj. La decisione dell’Ucraina di non prorogare il contratto esistente con Gazprom per la fornitura di gas russo agli europei attraverso l’Ucraina oltre il 31 dicembre “danneggerà gravemente per primi gli interessi dei consumatori europei”, ha commentato il Cremlino.
Nonostante il conflitto in corso, nel 2023 la Russia ha consegnato all’Europa attraverso il territorio ucraino oltre 14 miliardi di metri cubi di gas, meno dei 40 miliardi di metri cubi previsti nel contratto. Gli acquirenti che per ragioni prettamente economiche continuano a comprare il gas russo, sono principalmente Austria, Ungheria e Slovacchia, ai quali questa decisione se applicata, costerà molto cara.
Il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov ha sottolineato che “Una tale decisione dell’Ucraina danneggerà gravemente gli interessi dei consumatori europei che desiderano ancora acquistare il gas russo, che dovranno semplicemente pagare molto di più, il che renderà il loro settore meno competitivo”.
Peskov però a ricordato che Mosca sta lavorando con la Turchia per “un hub del gas” che passa dal paese e porterà il gas russo in Europa, bypassando l’Ucraina. Il contratto tra le società ucraine Natfogaz e GTSOU con Gazprom è stato firmato alla fine del 2019 per un periodo di cinque anni, fino al 31 dicembre 2024.
La decisione del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj è un atto di ritorsione per i due giorni di intensi bombardamenti subiti, ma come sempre le sue decisioni danneggiano più se stesso che la Russia, l’Ucraina per il passaggio dl gas sul suo territorio prende una percentuale, che con la sospensione non prenderà più e per un presidente che va in giro per il mondo con il “cappello in mano” ad elemosinare soldi per pagare i costi della guerra non è cosa saggia.
Redazione Fatti & Avvenimenti