Redazione F e ANella notte successiva alla telefonata fra Donald Trump e Vladimir Putin, dove il leader russo ha acconsentito ad una tregua di 30 giorni degli attacchi su impianti energetici, Mosca e Kiev si accusano a vicenda di avere violato l’accordo
L’Aeronautica militare di Kiev su Telegram ha accusato Mosca di avere lanciato sei missili e 145 droni, nello specifico,due missili balistici Iskander-M, quattro missili antiaerei S-300 e 145 droni d’attacco Shahed, ma non reso noto se hanno causato danni o vittime.
Le autorità russe a loro volta stamattina, hanno accusato gli ucraini di avere lanciato un attacco di droni, suun deposito di petrolio russo, nella regione di Krasnodar, a est del confine con l’Ucraina,a seguito del quale è scoppiato un incendio. “Un incendio è scoppiato nei pressi del villaggio dopo la caduta di detriti” dai droni abbattuti dalle difese antiaeree, ha affermato l’ufficio di coordinamento dei servizi di emergenza russo aggiungendo che sono stati dispiegati 105 soccorritori e che al momento non sono state segnalate vittime. Lo riferisce la Tass, aggiungendo che “sono state evacuate 30 persone e le attività del deposito sono state sospese” mentre “i servizi speciali e di emergenza stanno lavorando sul sito”.
La Germania ha accusato il presidente Vladimir Putin di “giocare” dopo che Kiev ha segnalato attacchi russi alle infrastrutture civili ucraine poche ore dopo che Mosca aveva accettato di sospendere temporaneamente i raid alle strutture energetiche, ma nulla dice sull’attacco ucraino al deposito di petrolio nella regione russa di Krasnodar. “Abbiamo visto che gli attacchi alle infrastrutture civili non si sono affatto attenuati nella prima notte dopo questa telefonata presumibilmente rivoluzionaria e grandiosa” tra Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha affermato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un’intervista televisiva.
