L’esercito russo ha iniziato il contrattacco nella regione di Kursk: i soldati di Mosca sono riuscite ad attraversare il fiume Seym nonostante tutti i ponti siano stati distrutti dai bombardamenti ucraini, hanno colto di sorpresa i nemici e hanno riconquistato 10 villaggi
Mosca dopo un mese dall’offensiva ucraina nella regione di Kursk, che ha occupato circa 1.300 chilometri quadrati di territorio e decine di insediamenti, ha lanciato il primo grande contrattacco. L’operazione condotta da reparti scelti di paracadutisti e fanti di marina ha colto di sorpresa le forze di Kiev, che non si aspettavano che l’esercito russo con tutti i ponti fiume Seym distrutti dai bombardamenti sarebbero riusciti a trasferire sul fronte mezzi corazzati e truppe.
In molti si chiedevano quando sarebbe arrivata la risposta di Mosca, ma si sa i russi non agiscono d’impulso, amano pianificare le azioni nel dettaglio prima di agire. La prima mossa è stata quella di evacuare i civili dalle aree occupate per avere campo libero nei bombardamenti. Ora a Kursk è partita la controffensiva russa e in queste ore le cose stanno cambiando. Secondo il canale Telegram indipendente Deepstate, citato da Ukrainska Pravda, i russi hanno iniziato le operazioni d’assalto traghettando veicoli corazzati prima attraverso il fiume Seim e poi attraverso fiumi minori. DeepState parla di spostamenti di una colonna corazzata russa da Korenevo in direzione di Snagosti e combattimenti in quest’ultima località.
Il generale Apti Alaudinov, comandante delle forze speciali cecene Akhmat dispiegate a Kursk, oggi ha dichiarato alla Tass che le truppe russe sono “passate all’offensiva lungo il fianco destro” a Kursk e la Russia ha riconquistato complessivamente 10 insediamenti. Il ministero della Difesa russo ha riferito che solo nei combattimenti di oggi, le forze armate ucraine hanno perso oltre 350 militari, 13 veicoli corazzati, tra cui tre carri armati, tre veicoli corazzati e sette veicoli corazzati da combattimento, oltre a un pezzo di artiglieria, due lanciarazzi multipli e 19 veicoli.
Mentre in totale, dall’inizio dei combattimenti nella regione, il nemico ha perso oltre 12.200 militari, 96 carri armati, 42 veicoli da combattimento di fanteria, 77 veicoli corazzati da trasporto truppa, 656 veicoli corazzati da combattimento, 401 veicoli, 90 pezzi di artiglieria, 26 lanciarazzi multipli , inclusi M142 HIMARS e cinque M270 MLRS di fabbricazione statunitense, otto lanciatori di missili antiaerei, due veicoli da trasporto, 22 stazioni radar, sette radar controbatteria, due radar di difesa aerea, otto pezzi di equipaggiamento tecnico, inclusi due demolitori tecnici veicoli e un’unità di sminamento UR-77.
il ministero della Difesa russo ha anche affermato che l’esercito russo ha sconfitto gruppi di uomini e mezzi nemici vicino a Borki, Byakhovo, Guyevo, Vishnevka, Daryino, Zeleny Shlyakh, Kolmakov, Kositsa, Lyubimovka, Malaya Loknya, Makhnovka, Martynovka, Novaya Sorochina, Novoivanovka, Obukhovka, Orlovka, Snagost e Uspenovka. Inoltre gli aerei russi hanno colpito le concentrazioni di truppe ucraine, ferme nella regione di Sumy in attesa di dare il cambio a quelli che combattano nella confinante regione di Kursk.
Il comandante delle forze speciali cecene di Akhmat, generale maggiore Apty Alaudinov, ha affermato che le truppe ucraine stanno subendo pesanti perdite e stanno iniziando a rendersi conto che mantenere il territorio sarà impossibile.
Redazione Fatti & Avvenimenti