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La Capitaneria di Porto salva un parapendista disperso da molte ore grazie all’intervento di un elicottero


La Capitaneria di Porto Empedocle nella serata di ieri, dopo una lunga ricerca in mare, è riuscita a salvare un parapendista disperso nelle acque tra Marina di Palma di Montechiaro e Porto Empedocle.

L’allarme era scattato in seguito alla segnalazione di amici e parenti del parapendista, che non vedendolo rientrare, all’imbrunire hanno allertato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle e contestualmente la Questura di Agrigento. L’uomo infatti era partito nelle prime ore pomeridiane da Marina di Palma.

La Capitaneria di Porto Empedocle dopo la segnalazione avviava le ricerche, che hanno visto impegnate le motovedette CP819, CP765, che in una prima fase si sono concentrate nella zona di mare antistante il Porto di Porto Empedocle in cui era stata agganciata la cella telefonica del cellullare del malcapitato.

Successivamente la guardia costiera, verificati gli esiti negativi della ricerca, estesa anche nelle acque limitrofe, ha deciso di impiegare anche la motovedetta CP860 di stanza presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Licata, contestualmente dirottando le altre motovedette nel tratto di mare compreso tra Porto Empedocle e Punta Bianca.

Inoltre sotto il cordinamento del 12°M.R.S.C. Palermo è stato disposto anche l’invio di un elicottero del 2° Nucleo Aereo di Catania, dotato di apparecchiatura per la ricerca notturna.

A tarda sera, finalmente le ricerche avevano un lieto fine, il parapendista disperso infatti, veniva rintracciato a terra in località Punta Pizzo Falcone. Sul posto veniva inviata per precauzione un’autoambulanza del 118 che ha trasportato l’uomo all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.