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La Corea del Nord lancia un altro missile balistico nel Mar del Giappone in risposta alle manovre di Seul e Washington

Ancora un lancio di un missile balistico in risposta alle più grandi esercitazioni militari congiunte degli ultimi 5 anni, tra Seul e Washington concluse da pochi giorni, che la Corea del Nord considera  come prove per l’invasione del Paese


La Corea del Nord ha lanciato almeno un missile balistico non identificato, l’ultimo dei test sulle armi nelle ultime settimane. Ha darne notizia fonti dell’esercito della Corea del Sud, secondo cui il missile si è diretto verso il Mare Orientale, esattamente nella parte nota anche come Mar del Giappone.

Il lancio sarebbe una risposta  alle più grandi esercitazioni militari congiunte degli ultimi  cinque anni condotte da Corea del Sud e Stati Uniti, conclusosi pochi giorni fa, che Pyongyang considera una prova per invadere ed occupare la Corea del Nord.

I nordcoreani oltre a diversi missili, hanno testato anche un nuovo drone sottomarino con capacità nucleare, oltre ad un secondo lancio solo di quest’anno, di missili balistici intercontinentali. Il nuovo drone sottomarino sarebbe in grado di “infiltrarsi senza essere intercettato nelle acque operative e creare uno tsunami radioattivo su vasta scala per distruggere i gruppi di attaccanti navali e i principali porti operativi del nemico”, ha riferito la Korean Central News Agency. L’agenzia ha anche affermato che mercoledì Pyongyang ha lanciato missili da crociera strategici “dotati di una testata di prova che simula una testata nucleare”.

Il 2022  per il leader Kim Jongun è stato un anno di test da record di armi nucleari, tanto che la Corea del Nord si è dichiarata una potenza nucleare “irreversibile” ed ha dichiarato che sta  aumentando in modo “esponenziale” la produzione di armi, comprese le armi nucleari tattiche.

Pyongyang sta passando dal semplice accumulare scorte di testate nucleari alla diversificazioni dei mezzi di lancio e in quest’ottica  Kim Jongun ha anche ordinato questo mese all’esercito nordcoreano di intensificare le esercitazioni per prepararsi a una “vera guerra”.