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La Lega segue gli Usa e propone l’uscita dell’Italia dall’Oms: “È uno stipendificio”

“Noi oggi in questa conferenza stampa annunciamo le iniziative che abbiamo in mente per seguire l’America e gli Stati Uniti nel progetto di uscita dall’Oms“

Lo ha detto il senatore Claudio Borghi, capogruppo Lega in commissione Bilancio, a margine della conferenza stampa dal Carroccio per aprire il dibattito sullo stop all’adesione dell’Italia all’Organizzazione mondiale della sanità, seguendo quanto annunciato dal presidente Usa, Donald Trump,

Salvini aggiunge: “Presentata una proposta di legge, basta soldi a centro di potere sovranazionale, diamoli agli ospedali”, ha detto il ministro leghista poco dopo che ieri mattina la Lega ha presentato alla Camera la proposta di legge del per uscire dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), come hanno fatto gli Stati Uniti con Donald Trump.

“L’Italia non deve più avere a che fare con un centro di potere sovranazionale profumatamente finanziato dai contribuenti italiani – che va a braccetto con le multinazionali del farmaco. Usiamo quei 100 milioni per sostenere i malati in Italia e finanziare i nostri ospedali e medici!”, ha scritto su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini.

Il collega di partito Claudio Borghi annuncia un emendamento e disegno di legge: “Abbiamo già depositato un emendamento al Milleproroghe, non sappiamo se sarà ritenuto ammissibile, però per sicurezza poi depositiamo oggi anche un disegno di legge per abrogare la legge che in questo momento ci obbliga, diciamo così, a essere parte dell’Oms che è uno stipendificio, è un centro di potere slegato da qualsiasi interesse nazionale. È ormai diventato una specie di megafono delle multinazionali del farmaco, di Bill Gates e così via. Gli Stati Uniti stessi hanno capito che non serve assolutamente niente. Serve, se va bene, agli interessi di qualcuno”, spiega Borghi.

“Non capisco perché – prosegue il leghista – noi dobbiamo andarci dietro e non c’è la scusa dell’Africa: se lo stesso contributo che noi diamo all’Oms lo portiamo direttamente in Africa, magari tramite i nostri contingenti che in questo momento sono nel Niger, di sicuro il contributo per i bisognosi dell’Africa sarebbe moltiplicato per 10 perché almeno non si foraggiano tutti gli stipendi di gente che hanno uno stipendio medio di 140mila euro netti“.

Contrario alla proposta il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi: “L’Oms può e deve essere migliorata, ma uscirne sarebbe sbagliato e controproducente. Per affrontare e gestire le grandi emergenze sanitarie è fondamentale poter condividere dati, esperienze, competenze ed eccellenze e l’Organizzazione mondiale della sanità rappresenti certamente il luogo dove poterlo fare. Il tema vero, quindi, non è uscire dall’Oms, ma capire in che modo possiamo renderla più efficiente e utile alla comunità internazionale, nella consapevolezza che le grandi sfide si affrontano e si vincono facendo squadra e non da soli”, ha dichiarato il Maurizio Lupi.

“La posizione degli Usa – continua il presidente di Noi Moderati -,è stata dettata da un motivo economico, sono quelli che hanno investito più risorse, mentre ci sono Paesi che contribuiscono con poco o nulla. Emulare Trump non serve, l’Italia può essere protagonista nel migliorare l’Oms”.

Gian Antonio Girelli, deputato Pd e componente della commissione Affari sociali della Camera, chiede alla premier Giorgia Meloni se è d’accordo con la Lega: “Chiedere di uscire dall’Oms è semplicemente da irresponsabili. La Lega sta assumendo derive davvero preoccupanti. La tragedia del covid ha insegnato che la vera prevenzione sanitaria là si può fare solo a livello internazionale, così come la ricerca e l’utilizzo in sanità di potenzialità quali l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione”.

“L’Oms poi nelle sue finalità persegue un obiettivo della salute del futuro. – Aggiunge Girelli – Solo una visione medioevale, contro la scienza vera, può portare a richieste di questo tipo. Solo il non aver capito nulla dalla vicenda Covid può pensare di aumentare l’autonomia regionale in sanità invece che perseguire una vera cooperazione e internazionale. La presidente del Consiglio, il ministro della Salute cosa ne pensano?”.