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La Nuova Primavera replica a Caracappa: “Vicesindaco impreciso e fuori tema”


In merito alla risposta che l’Assessore al verde pubblico, nonché Vicesindaco, Silvio Caracappa ha fornito a seguito della lettera aperta dell’associazione La Nuova Primavera nella quale si auspicava, per l’Amministrazione Comunale che giungerà dopo le prossime elezioni di maggio, una maggiore tutela dei beni pubblici riqualificati dall’operato della nostra Associazione, il presidente Francesco Toto tiene a precisare quanto segue.

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“Innanzitutto, l’Assessore dice una cosa inesatta quando afferma che i nostri interventi sono stati eseguiti senza le preventive autorizzazioni e/o comunicazioni. Infatti, nei nostri archivi (alleghiamo alla presente alcuni esempi) sono presenti le ricevute di avvenuta consegna delle comunicazioni, consegnate all’Ufficio Protocolli del Comune di Sciacca ed indirizzate al Sindaco ed agli Assessorati di competenza ed, ove necessario, al Comandante dei Vigili Urbani, depositate nei giorni precedenti i molteplici interventi di pulizia e/o riqualificazione che abbiamo eseguito. In quasi cinque anni di attività, nessun amministratore o dirigente ci ha mai contattati indicandoci una procedura alternativa da seguire, dunque da ciò si può dedurre che le comunicazioni da noi presentate abbiano avuto il nulla osta sulla base del silenzio-assenso.

Inoltre, l’Assessore va completamente fuori tema quando, alla nostra richiesta di una maggior tutela e salvaguardia delle zone riqualificate, risponde elencando le iniziative che sono state compiute dall’Amministrazione, anche se spesso grazie al decisivo apporto di privati e/o associazioni, per rinnovare il verde pubblico cittadino. Non crediamo che l’Assessore non abbia compreso la nostra richiesta di una politica di maggiore tutela, perché è sotto gli occhi di tutti i cittadini che non solo le zone riqualificate da noi, ma anche alcune di quelle in cui ha operato il Comune (per esempio le piante di viale Sciascia) sono poco curate e necessiterebbero, appunto, di una maggiore tutela che a nostro giudizio oggi non è garantita.

In conclusione, il campetto di rione F.lli Bandiera. Noi nella primavera 2013 abbiamo sollevato il problema iniziando a predisporre l’intervento di riqualificazione e chiedendo l’istituzione di un tavolo tecnico per il quale i responsabili dello IACP di Agrigento, da noi contattati, si dichiararono disponibili. Possiamo comprendere le lungaggini burocratiche, ma se dopo quasi 4 anni la risposta dell’Amministrazione somiglia tanto ad un “ci stiamo lavorando”, allora la nostra richiesta di un maggiore impegno nella tutela e nella salvaguardia dei beni pubblici, al fine di garantirne la fruizione a tutti, non è poi così fuori dalla realtà”.