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La Ong Sea Watch sfida il governo e viene in Italia, Salvini: “Porti chiusi e se vogliono indagarmi facciano pure”


La nave Sea Watch della ong tedesca battente bandiera olandese, ignorando avvisi e diffide sfida il governo italiano e con 65 migranti a bordo prelevati a poche miglia dalla costa Libica, sta navigando verso l’Italia

La nave, con il suo carico di migranti al momento è posizionata a poche miglia dalle nostre acque territoriali ed ha fatto richiesta di un porto sicuro per fare sbarcare i clandestini. Immediata e dura è stata la nota del ministro Matteo Salvini, pubblicata sulla sua pagina facebook: “La nave ong straniera sfida la guardia di finanza. Basta! Erano prima in acque libiche e poi in acque maltesi, ma mettendo a rischio la vita degli immigrati a bordo vogliono a tutti i costi arrivare in Italia. Questi non sono soccorritori ma SCAFISTI, e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono CHIUSI. E se qualche procuratore vuole indagarmi o processarmi anche per questo, faccia pure! Per difendere l’Italia e gli Italiani, non ho paura di niente e di nessuno. #PORTICHIUSI”

Intanto una nave della Guardia Costiera e una motovedetta della Guardia di Finanza, hanno raggiunto la Sea Watch 3 che è diretta a Lampedusa, con l’ordine di diffidarla ad entrare nelle acque territoriali italiane. E questo mentre a Lampedusa ci sono i pm della procura di Agrigento che oggi interrogheranno il comandante e il capo missione della Mare Jonio, che è sotto sequestro probatorio.

Ora si attende l’evoluzione di questa ennesima vicenda sui migranti, la domanda che tutti si pongono è se la Ong rispetterà la diffida di Guardia Costiera e Gdf o se tenterà di forzare il blocco, nel qual caso, non si capisce cosa potrebbe succedere, ma appare improbabile che la nave venga fermata con al forza, con la conseguenza che potrebbe fermarsi al largo del porto di Lampedusa, aprendo l’ennesimo braccio di ferro con il ministro Salvini che negherà lo sbarco.