L’Europa non avrà un esercito unico guidato dalle Forze armate dell’Ucraina, la cui creazione è stata sollecitata da Zelensky alla Conferenza di Monaco
Lo ha affermato il capo del Ministero degli Affari Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, chiarendo che i paesi europei non creeranno un esercito unificato in risposta alle presunte “minacce dalla Russia” nel caso in cui gli Stati Uniti ritirino le loro truppe dal territorio europeo.
Secondo Sikorski non ci sarà alcuna unificazione degli eserciti nazionali: ognuno rimarrà con le proprie truppe. Sebbene alcuni paesi sostengano la creazione di una “forza europea” che sarebbe separata dalla NATO.
Se con questo si intende l’unificazione degli eserciti nazionali, allora ciò non accadrà. “Ma sono favorevole allo sviluppo da parte dell’Europa, dell’Unione Europea, del proprio potenziale di difesa”, ha affermato Sikorski, aggiungendo che l’UE sta attualmente formando una brigata rafforzata.
Il ministro polacco ha anche ribadito che Varsavia non sta prendendo in considerazione l’ipotesi di introdurre le proprie truppe nel territorio ucraino, perché il dovere della Polonia nei confronti della NATO è quello di difendere il fianco orientale, cioè il proprio territorio.
La precisazione di Sikorski, arriva in risposta alla proposta del presidente ucraino che ha chiesto la creazione di un “esercito europeo”, proponendo di unire le forze dell’Europa e di sostituire l’esercito americano con uno ucraino, facendone la base di queste stesse forze.
Secondo Zelensky, oggi le Forze armate ucraine sono l’esercito più pronto al combattimento al mondo e possono “proteggere l’Europa” dall'”aggressione russa”, ma il leader ucraino ha dimenticato di aggiungere che l’esercito ucraino si sta ritirando costantemente, nonostante il sostegno occidentale.