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La Polonia sta con Kiev finché non tocca i propri interessi ed oggi ha deciso di vietare le importazioni di grano dall’Ucraina

“Il governo polacco ha deciso di vietare le importazioni di grano e altri prodotti alimentari dall’Ucraina per proteggere il settore agricolo polacco”

A dichiaralo, oggi sabato15 aprile è stato il leader del partito di governo Diritto e Giustizia, Jaroslaw Kaczynski: “Oggi il governo ha deciso un regolamento che vieta l’ingresso e l’importazione di grano in Polonia, ma anche di decine di altri tipi di alimenti dall’Ucraina”, ha detto Kaczynski durante un comizio elettorale a Lyse, un comune agricolo al nord della Polonia, aggiungendo: “Siamo e restiamo immutati amici e alleati dell’Ucraina, la sosterremo e la appoggiamo… Ma è dovere di ogni Stato, di ogni autorità, di ogni buona autorità in ogni caso, proteggere gli interessi dei propri cittadini”.

La Polonia è il Paese più filo-ucraino d’Europa, che ha dato a Kiev, anche carri armati e i Mig-29, ma è disposta ad aiutare l’Ucraina solo se non si toccano i propri interessi. Che questa decisione dovesse arrivare era nell’aria, il 5 aprile scorso, quando Volodymyr Zelensky, si recò in visita in Polonia insieme alla sua consorte, Olena,  ad accoglierlo oltre al suo omologo polacco, Andrzej Duda, trovò le strade invase di trattori guidate dagli agricoltori infuriati. A cause delle proteste, il ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale polacco, Henryk Kowalczyk, il giorno successivo annunciò le sue dimissioni.

L’ira dei contadini è dovuta all’ingresso in Polonia di ingenti quantità di merci ucraine che, a detta delle organizzazioni di categoria, hanno fatto crollare i prezzi dei prodotti locali. Le aziende del comparto del grano, in particolare, accusarono il ministro dell’Agricoltura, Henryk Kowalczyk, – che infatti si dimise – di non aver attuato l’accordo firmato con gli agricoltori per risolvere il problema che il settore ha dovuto affrontare con il grano ucraino che ha invaso il mercato polacco.

Il problema nascerebbe dalle cosiddette ‘corsie verdi’ di solidarietà istituite dall’Ue lo scorso anno per facilitare le esportazioni di grano dall’Ucraina devastata dalla guerra. Da allora enormi flussi di grano ucraino a buon mercato sono finiti nei Paesi dell’Europa centrale, con evidenti effetti negativi sulle tariffe e dunque sulle tasche degli agricoltori.

Il ministero dell’Agricoltura e i rappresentanti del movimento degli agricoltori  hanno anche firmato un accordo congiunto sulle misure volte a fermare l’eccessivo afflusso di grano dall’Ucraina e compensare i produttori per le loro perdite. Tuttavia, a detta degli agricoltori, l’intesa non solo non è stata attuata, ma le importazioni agricole dall’Ucraina stanno addirittura crescendo. Di qui la scelta dei contadini di scendere in piazza a Varsavia proprio in occasione del bilaterale con il leader ucraino per protestare contro la linea di Varsavia, accusata dai contadini di non fare gli interessi della propria gente, che Alla fine della giornata, portò il ministro dell’Agricoltura polacco Henryk Kowalczyk, a dimettersi.

Il nuovo ministro dell’Agricoltura di Varsavia, Robert Telus, che ha sostituito il dimissionario Henryk Kowalczyk, ha preferito fare gli interessi della Polonia, abbandonando almeno sul settore agricolo l’Ucraina, che però proprio sulle esportazioni di grano punta molto per le proprie casse vuote, cosa che si può costatare dalle lunghe trattative avute con Mosca, tramite le interlocuzioni del premier turco Erdogan, per permetterne l’esportazione.

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