Tra gli Stati membri dell’Ue “al momento non c’è consenso in materia di sanzioni, probabilmente ci torneremo in novembre”
Lo dice il ministro delle Finanze ungherese Mihàly Varga, a margine della riunione dell’Eurogruppo a Lussemburgo, confermando che l’Ungheria, Paese che ha la presidenza di turno dell’Ue, si oppone all’estensione da 6 a 36 mesi del periodo di congelamento degli asset della banca centrale russa (oggi viene prorogato ogni sei mesi), passo necessario affinché gli Usa possano fare la loro parte, senza dover passare dal Congresso dove ci sono difficoltà, nel pacchetto di aiuti per 50 mld di dollari all’Ucraina annunciato in sede di G7.
Inoltre, per arrivare all’accordo raggiunto al G7, gli Stati Uniti hanno chiesto garanzie affinché questi soldi arrivino in Ucraina entro al fine del 2024, ossia prima dell’insediamento del nuovo presidente, e soprattutto su una “maggiore stabilità“. Tradotto: rinnovi all’unanimità meno frequenti, aumentando la loro durata da 6 a 36 mesi. Senza questi presupposti, Washington potrebbe anche ritirarsi dall’accordo, insieme ai circa 20 miliardi che si è impegnata a offrire.
Tecnicamente, il pacchetto Ucraina all’attenzione dell’Ecofin è composto da 4 testi legislativi: tre possono passare a maggioranza qualificata, mentre il quarto necessita dell’unanimità, che non c’è perché l’Ungheria lo blocca. “La presidenza ungherese sta preparando l’agenda, sarò sicuro dell’agenda dopo che ne discuteremo”, ha continuato Varga confermando che l’intenzione è quella di spacchettare i provvedimenti, inviando i tre approvati a maggioranza qualificata agli ambasciatori domani e tornare poi sul quarto nell’Eurogruppo del 4 novembre. “Manderemo il tutto all’incontro del Coreper, dopodiché ci sarà un formato scritto per finalizzare la cosa”, ha concluso. Altri Paesi membri sono decisamente contrari a spacchettare e, nel caso in cui l’Ungheria insistesse con il suo veto, sono intenzionati a portare il caso al Consiglio Europeo, dove siedono i capi di Stato e di governo.
Redazione Fatti & Avvenimenti