Una società ungherese, che riceve il gas russo tramite il Turstream, fornirà gas alla regione separatista moldava della Transnistria: secondo l’accordo le forniture potrebbero iniziare già il 13 febbraio e i costi saranno a carico di Mosca
Lo ha dichiarato lunedì il leader della regione Vadim Krasnoselsky. Le forniture di gas “sono state rese possibili grazie al credito e al supporto funzionale russo”, ha dichiarato su Telegram.
La notizia è stata confermata anche dal primo ministro moldavo Dorin Recean che oggi lunedì, ha dichiarato che una società ungherese fornirà gas alla Transnistria e che i flussi saranno sostenuti dalla Russia.
Si tratta di una beffa sia per il presidente ucraino Zelensky che ai leader Europei che con lo stop alle forniture di gas russo tramite l’Ucraina pensavano di mettere in ginocchio la Transnistria, regione che di fatto è russa e dove insiste un contingente militare di 1500 soldati russi e grandi depositi di armi.
La regione separatista dal primo gennaio, dopo la chiusura del gas decisa da Kiev, si è trovata in grane difficoltà, con la popolazione rimasta senza energia elettrica e riscaldamenti, e la presidente Moldava Sandu, pensava con questa mossa di piegare la popolazione, piano però fallito.