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La Sea Watch 3 di Carola dissequestrata lascia il porto di Licata e l’ong annuncia: “Ora nuovi soccorsi”


“La Sea Watch 3 ha finalmente lasciato il porto per la prossima missione di salvataggio nel Mar Mediterraneo dopo sei mesi di blocco!”. Questo il primo Twitt della ong tedesca

Fine anno con il botto per la Ong tedesca, che brinda lasciando il porto di Licata dove si trovava “forzatamente” ormeggiata da mesi a causa di un sequestro amministrativo e annuncia di ripartire immediatamente per “nuovi soccorsi”.

Il tribunale di Palermo il 18 dicembre scorso, a seguito di un ricorso di urgenza presentato dai legali della ong Sea Watch, aveva disposto anche il dissequestro amministrativo della nave che con Carola Rackete al comando speronò una motovedetta della guardia costiera.

II dissequestro penale infatti, era già stato disposto lo scorso 25 settembre, dal pm Gloria Andreoli, della Procura di Agrigento, motivando il provvedimento con le cessate esigenze probatorie. Ma rimaneva ancora in piedi il sequestro amministrativo, la Rackete infatti in quelle circostanza, violò ripetutamente il divieto di ingresso in acque territoriali, imposto dall’allora ministro Matteo Salvini, in virtù del decreto sicurezza bis che era entrato in vigore da poche settimane.

La nave ormai totalmente dissequestrata era rimasta ormeggiata nel porto di Licata ed oggi ha sciolto gli ormeggi ed ha ripreso il mare aperto per tornare – come dichiarato dalla stessa ong con il solito Twitt – a riprendere migranti davanti la costa delle Libia.