“Il nuovo oleodotto consentirebbe alla Serbia di essere rifornita petrolio greggio degli Urali più economico”, ha twittato Kovacs. La Serbia attualmente si rifornisce di petrolio attraverso l’oleodotto che passa dalla Croazia “ma difficilmente sarà possibile in futuro a causa delle sanzioni” imposte dall’Unione Europea alla Russia e che riguardano il trasporto marittimo di carburante.
L’Ungheria riceve petrolio russo dalla diramazione meridionale dell’oleodotto Druzhba, che viene consegnato anche alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia. L’oleodotto Druzhba è detto “dell’Amicizia” ed è il più lungo oleodotto del mondo, in grado di trasportare petrolio – prima della guerra e delle sanzioni – per circa 4.000 km dalla Russia all’Ucraina, Ungheria, Polonia e Germania.
Redazione Fatti & Avvenimenti