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Lamorgese spalanca i porti e fa sbarcare 121 migranti a bordo di Ocean Viking e Alan Kurdi a Messina e Pozzallo


Il Viminale ieri sera ha dato l’ok allo sbarco dei 61 migranti a bordo della Ong Alan Kurdi e dei 60 a bordo della Ocean Viking. Dunque porti sempre più spalancati per le Ong

Non ci sono più limiti agli sbarchi dei migranti presi dalle ong: il ministro Luciana Lamorgese, concede alla Ocean Vking e alla Alan Kurdi i porti di Messina e Pozzallo per fare sbarcare i 121 migranti complessivi che hanno a bordo.

Il ministro ieri ha comunicato che “la Commissione Europea ha attivato la procedura per la ricollocazione e che Alcuni Paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno già manifestato la disponibilità ad accogliere quote di migranti”. Il tutto in conseguenza del pre-accordo di Malta, che come è noto, è su base volontaria e al momento resta ancora sulla carta. Molti Paesi Europei infatti hanno già detto che non lo firmeranno e se le redistribuzioni dei migranti può avere luogo solo con la volontà formalmente espressa da parte dei Paesi pronti ad accoglierli, è evidente che l’accordo è solo fumo negli occhi.

Le ong dunque ormai “tranquille”, non appena fanno richiesta, immediatamente avranno assegnato un porto nel quale sbarcare il loro carico umano e di fatto stanno facendo la spola, o meglio i taxi, tra le coste libiche e quelle italiane.

D’altronde i sostenitori di questa linea sono pronti ad aprire i loro porti, come il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando che ieri mattina aveva già dato la propria disponibilità ad aprire il porto di Palermo alla Alan Kurdi e la Lamorgese in serata si è affrettata a dare l’ok allo sbarco in due porti siciliani.

Sempre più chiara dunque la linea politica sul fronte immigrazione di questo governo che con i fatti ha cancellato i decreti sicurezza dell’ex ministro Matteo Salvini e ancora più grave, disattendo il pronunciamento del 21 novembre scorso del Tribunale dei Ministri di Roma.

I supremi giudici infatti sulla richiesta delle ong di avere assegnato un porto sicuro sono stati lapidari: “Le responsabilità di assegnare un ‘porto sicuro’ alle navi con i migranti soccorsi in mare spetta allo Stato di primo contatto”, quindi se la ong che ha raccolto i naufraghi batte bandiera tedesca, per ottenere lo sbarco in un ‘porto sicuro’ si deve rivolgere alla Germania, se spagnola alla Spagna… dicono i giudici, ma non questo governo.