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Lampedusa. È rivolta? A fuoco i barchini dei migranti, per il sindaco è “Attentato all’immagine dell’isola”


La rabbia almeno di una parte di lampedusani è esplosa ed in tarda serata ignoti hanno appiccato le fiamme ad alcuni barchini di migranti che dopo lo sbarco vengono sequestrati. Per il sindaco Martello è un “Attentato all’immagine dell’isola”

 

Si tratta del secondo episodio in ordine di tempo, tre giorni fa sempre ignoti avevano sfogato la rabbia oltraggiando la Porta della vita, il monumento simbolo dell’accoglienza ai migranti, stasera invece sono state appiccate le fiamme alle “carrette del mare” abbandonate nell’area attigua al campo sportivo e a quelle vicino la discarica di Capo Ponente. Colonne di fumo nero si sono alzate altissime e le fiamme erano visibili praticamente da tutta l’isola.

Sul posto per domare le fiamme sono arrivati 5 automezzi antincendio di cui due aeroportuali con una quindicina di vigili del fuoco. Le indagini per risalire agli autori sono condotte dai carabinieri della locale stazione, che riferiranno alla Procura della Repubblica di Agrigento che ha subito aperto un’inchiesta sul doppio incendio.

La tensione nell’isola è palpabile, solo nell’ultima settimana sono arrivati oltre 600 clandestini, tutti con sbarchi autonomi e gli arrivi sembrano non fermarsi. Una situazione che non piace e preoccupa i residenti dell’isola che vivono essenzialmente di turismo e che vede in questi sbarchi la distruzione totale della stagione turistica appena iniziata, già fortemente compromessa dall’emergenza Covid.

L’hot spot di Contrada Imbriacola sembra uno di quei residence in cui i turisti arrivano stanno pochi giorni e ripartano, ma tutto a ciclo continuo, i clandestini arrivano vengono identificati e poi posti in quarantena sulle navi traghetto o in strutture dell’agrigentino. Una situazione estremamente critica che ha fatto esplodere la rabbia di ignoti proprio nel giorno in cui a Lampedusa arriverà in visita il ministro per il mezzogiorno Giuseppe Provenzano. Un caso?