Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese lo ha annunciato nel corso del Question Time alla Camera: l’hotspot di Lampedusa per far fronte ai nuovi arrivi di migranti sarà ampliato a 439 posti
Una notizia che a prescindere dal colore politico e se piace o no, non lascia dubbi sul tipo di politica che questo governo porta avanti, ovvero accoglienza indiscriminata. L’hotspot di Lampedusa al momento è abilitato ad ospitare 96 migranti, ma è cosa risaputa che ormai costantemente, da settembre ne ospita di fatto intorno ai 300.
Una situazione “esplosiva” per la difficoltà di mantenere l’ordine sia per le forze dell’ordine che per gli operatori del centro, oltre che per la stessa qualità di vita dei migranti. L’ex ministro Matteo Salvini era riuscito a mantenere i livelli di accoglienza nei parametri, pensando addirittura di chiudere la struttura, ma adesso c’è un cambio di strategia, che sicuramente non sarà gradito ai residenti dell’isola che più volte si sono lamentati per i continui furti, liti e quant’altro che hanno minato la serenità di lampedusani e turisti.
Dunque il rimedio per il ministro dell’Interno Lamorgese non è la lotta all’immigrazione clandestina, ma l’accoglienza indiscriminata e nel corso del Question Time alla Camera, richiesto da un’interrogazione della parlamentare di Forza Italia, Laura Ravetto, ha annunciato che l’hotspot sarà ampliato a 439 posti.
La Lamorgese ha anche aggiunto che tutto sarà fatto con la massima celerità e la riqualificazione ed il ripristino delle funzionalità, avverrà in tempi rapidissimi. Il centro di accoglienza di Lampedusa, entro marzo dell’anno prossimo – secondo il nuovo Ministro – avrà 132 posti in più rispetto agli attuali 96, compresa un’area per i minori non accompagnati, poi con la fine degli interventi di ripristino delle aree ore chiuse, si arriverà – per la felicità dei lampedusani – ai 439 posti totali annunciati, con persino un’area dedicata alle famiglie.
Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.
