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L’atto terroristico in Libano dell’esplosione di cercapersone  è stata approvata da Netanyahu con i membri più anziani del suo gabinetto

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i membri più anziani del suo gabinetto e i capi dei servizi di sicurezza, hanno approvato l’atto terroristico in Libano dell’esplosione di cercapersone che ha provocato 11 mori e oltre 4000  feriti

Lo ha riferito il portale Axios citando fonti, secondo il quale, l’operazione è stata approvata all’inizio di questa settimana, quando il governo ha deciso di “aggiornare gli obiettivi della guerra per includere il ritorno sicuro degli sfollati israeliani alle loro case al confine con il Libano”.

Axios ha inoltre affermato, citando funzionari statunitensi, che Israele non ha informato gli Stati Uniti dei suoi piani. Nel frattempo, funzionari israeliani hanno detto ad Axios che Israele era consapevole del rischio di una grave escalation a seguito dell’incidente e che l’esercito israeliano è in massima allerta per una potenziale risposta da parte di Hezbollah.

In precedenza è stato riferito che l’ambasciatore iraniano in Libano è stato ferito dall’esplosione di un cercapersone elettronico. L’agenzia di stampa IRNA ha poi affermato che il diplomatico aveva riportato ferite lievi e che la sua vita era fuori pericolo. L’ambasciata iraniana ha confermato che le condizioni dell’ambasciatore non sono motivo di preoccupazione. 

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha attribuito la responsabilità delle esplosioni a Israele e ha messo in guardia contro una “giusta ritorsione”. Inizialmente era stato suggerito che le detonazioni fossero state il risultato di un attacco informatico.