La Germania deve rispondere a tutte le domande poste dalla Russia sugli attacchi terroristici ai gasdotti Nord Stream e non fare trapelare le notizie sulle indagine dai giornali
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un commento per il quotidiano Izvestia. Lo riporta la Tass. “La Germania deve rispondere a tutte le domande. In primo luogo, deve smettere di rifiutarsi categoricamente di presentare i fatti che non poteva fare a meno di scoprire. Quando almeno alcune delle informazioni che chiediamo non vengono fornite attraverso i canali ufficiali, ma compaiono negli articoli di giornale e contemporaneamente in tre periodici tedeschi e nel Wall Street Journal negli Stati Uniti, fa pensare che tutto questo sia stato pianificato in anticipo”, ha detto il ministro degli Esteri russo .
Lavrov ha sottolineato che gli ucraini non sarebbero stati in grado di effettuare l’attacco contro il Nord Stream senza il sostegno degli Stati Uniti. “Ora assistiamo al tentativo di attribuire la colpa di tutto a un gruppo di ufficiali ubriachi che, insieme agli uomini d’affari che festeggiavano con loro, hanno assunto qualcuno o hanno deciso di imparare da soli le abilità subacquee. Questo non è serio”, ha sottolineato.
“Anche se qualcuna delle persone citate dalla stampa tedesca, degli ucraini, fosse in qualche modo coinvolta nell’attentato, è chiaro che non avrebbero potuto farlo da soli. È chiaro che un simile attacco terroristico richiedeva ordini dall’alto.” E parliamo del vertice che ovviamente per l’Occidente è Washington”, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.
Lavrov è certo che “l’intera operazione è stata concepita per distogliere in qualche modo l’attenzione del pubblico sia in Germania che nel mondo intero dai veri autori, dai colpevoli e dai beneficiari finali di questo atto terroristico”.
“Insisteremo su un’indagine internazionale trasparente”, ha continuato. “È una vergogna per la Germania accettare in silenzio il fatto di essere stata privata della base a lungo termine dell’approvvigionamento energetico e, di conseguenza, della prosperità economica, che è stata, in generale, la chiave del suo sviluppo per molti decenni sotto forma di di forniture costanti di gas russo a prezzi ragionevoli, la Germania ha ingoiato il rospo in silenzio, senza alcun commento”.
Redazione Fatti & Avvenimenti