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Lazzano. “La Sanità in Sicilia è allo sfascio e non lo dice il Centrodestra ma anche il Segretario del PD di Sciacca”. Hanno scoperto l’acqua calda!


Sull’ormai famoso cartellone pubblicitario del PD, che tante polemiche e relative risposte ha generato, oggi interviene anche l’ex consigliere provinciale Mario Lazzano.

“Il Pd in Sicilia – scive Lazzano – attraverso una campagna di manifesti mistificatori dice che ha FATTO tutto e bene in questi 5 anni di governo Crocetta a guida PD. FALSO!

La realtà vera dice il contrario: NON E’ STATO FATTO NULLA! Non lo dice l’opposizione di CentroDestra con propri manifesti demagogici, lo dice lo stesso PD che si accorge della grande mistificazione e della montagna di bugie che raccontano al Popolo Siciliano.

Sugli ospedali e sulla Sanità il PD sostiene che tutto è stato fatto e che tutto va bene per efficienza e per funzionalità. Allo stato attuale risulta il contrario di quello che affermano con i manifesti i signori del PD Siciliano.

Ad accorgersi non è la opposizione di centrodestra che racconta le inefficienze in tutti i settori strategici della pubblica amministrazione in Sicilia , ma udite udite persino un esponente del PD Siciliano.

A Sciacca ,Michele Catanzaro segretario del PD locale afferma che attraverso un manifesto che elogia il governo Crocetta a guida PD ,sulla Sanità si mistifica la realtà affermando che : i Pronto Soccorso sono delle oasi di efficienza e di presenza massiccia di medici e infermieri.

“FALSO”!!!!!! La cosa alquanto curiosa è che ad accorgersene è il PD di Sciacca. Meglio tardi che mai!

I Pronto Soccorso in Sicilia così come la stragrande maggioranza dei reparti ospedalieri fanno acqua da tutte le parti. A Sciacca mancano medici ausiliari e infermieri e spesso vengono tolti medici per portarli magari dove non vi è alcuna necessità. Il Pronto Soccorso è depotenziato da anni e anni.

Meno male che all’interno del PD Siciliano qualcuno se ne accorge di come realmente stanno le cose, come se ne sono accorti i Siciliani in questi anni.

I Pronto Soccorso in Sicilia ridotti a ‘lazzaretti’, ospedali non attrezzati in modo adeguato con le nuove tecnologie, siciliani che continuano a preferire ricoveri fuori dall’isola con la mobilità che costa alle casse pubbliche 220 milioni all’anno, riforma sanitaria mortificata con i piccoli ospedali ridimensionati ecce cc ecc. Se questa è efficienza giudichino i Siciliani il prossimo 5 novembre”.