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Le strade della nostra provincia sono al collasso, UIL: “Non possiamo restare isolati”


La Uil di Agrigento, con il segretario Generale  Gero Acquisto, fa una denuncia pubblica sulla drammatica situazione dell’asse viario provinciale.

“Siamo all’anno zero dei collegamenti stradali nell’agrigentino purtroppo nel silenzio della politica regionale e nazionale. Ci chiediamo: ma i politici agrigentini amano il territorio o lo vedono solo come un granaio elettorale per riscuotere consensi? C’è un’asse stradale che abbraccia tutte le aree scomposto e pieno di problematiche.

Sciacca e Ribera dopo le alluvioni hanno disagi sia sulla ss.115, sia sulle strade interne. La zona dei sicani da sudest a nordovest è diventata un calvario. La Corleonese-Agrigentina ha già subito smottamenti.

La provinciale che porta a San Biagio presenta voragini pericolose e allarmanti. Come la provinciale la Sp 21 di Casteltermini, l’arteria principale d’accesso al paese montano, che non è transitabile, dopo che sono caduti dei massi.

La zona centro-sicula attende risposte sul viadotto Petrulla, come le strade interne presentano rischi di incolumità per chi vi transita. Ed ancora i ritardi sulla ss.640, che di rinvio in rinvio spostano le lancette dell’apertura del primo tratto fino a Grottarossa, prevista per il 12 dicembre 2016. Per finire alla ss. 189 in cui pendolari e automobilisti, dovrebbero scrivere “fine pena mai”. E non dimentichiamoci che le ultime alluvioni hanno lasciato sulle strade due vittime trascinate dalla forza d’urto dell’acqua.

Questo non è più accettabile, si deve intervenire. So che ancora non c’è stata la convocazione dei Sindaci delle aree montane dalla Protezione Civile regionale. Ci chiediamo oltre l’inerzia dei politici regionali, il commissario provinciale del Libero Consorzio che azione di raccordo e di emergenza sta mettendo a punto nelle strade di sua competenza per mettere in sicurezza queste arterie ?

La Uil provinciale, qualora la situazione dovesse continuare a rimanere in stallo, farà sentire la propria voce chiedendo la collaborazione di tutti i sindacati e le associazioni per sensibilizzare e far intervenire le Istituzioni deputate che finora hanno dimostrato lentezze e scarsi interventi di cambiare passo nell’interesse di tutto il territorio agrigentino,che soffre queste situazioni oggettivamente da terzo mondo.”