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Legge & Diritto. Imu e Tasi, quando la prescrizione? una sentenza della Corte di Cassazione chiarisce i termini

Nonostante la Tasi sia andata in pensione nel 2020, chi non ha pagato Imu e Tasi negli scorsi anni potrebbero ancora incorrere in un procedimento da parte del Comune e dell’Agenzia delle Entrate, ma solo a precise condizioni

Sono molti contribuenti che chiedono di sapere quando il mancato pagamento di Imu e Tasi va in prescrizione e a dare una risposta definitiva è intervenuta a Corte di Cassazione con una sentenza che ha fatto chiarezza sui tempi entro cui il Comune può richiedere il mancato pagamento delle tasse sulla casa.

Vediamo in quali casi il Comune può richiedere la tassa e per quanto tempo

Se il contribuente non paga le imposte sulla casa, secondo i codici tributo Imu corrispondenti, su uno degli immobili di sua proprietà può incorrere in un procedimento da parte del Comune che “iscrive al ruolo” l’imposta e la comunica all’Esattore per la riscossione ossia per l’avvio delle pratiche necessarie al pignoramento.

A incaricarsi del pignoramento per il mancato pagamento di Imu e Tasi è l’Agenzia Entrate Riscossione, a meno che il Comune non abbia stipulato una convenzione con altro esattore. Al contribuente viene notificata una cartella di pagamento.

Precisato ciò, vediamo quando l’Imu non pagata si prescrive

Anche per Imu e Tasi, come per la maggior parte dei tributi, il termine di prescrizione è di cinque anni. Ciò comporta che se la cartella di pagamento viene notificata dopo tale termine non va pagata (sempre e quando sia stata impugnata davanti al giudice e che questo l’abbia annullata, altrimenti, anche se illegittima, diventa definitiva).

Ma la Corte di Cassazione con la sentenza n 28576/17 del 29/11/2017 stabilisce i termini esatti della e specifica entro quanto tempo interviene la prescrizione Imu e Tasi. Il termine che prescrive la cartella di pagamento, secondo quanto stabilisce la Cassazione, è lo stesso di quello fissato per il tributo, ovvero cinque anni.

Se l’Agenzia delle Entrate Riscossione non avvia gli atti di pignoramento entro tale forbice di tempo, né sollecita il pagamento con una intimidazione, si verifica la prescrizione e il contribuente non deve versare niente al Comune per il mancato pagamento di Imu e Tasi.

Nel caso in cui, invece, il proprietario dell’immobile facesse ricorso contro l’avviso di pagamento e perdesse la causa, il termine di prescrizione diventa di diece anni, perché a fare testo non è più la cartella, ma il provvedimento del giudice.

Occhio dunque alle dati di notifica riportate negli avvisi ricevuti, solo quelli infatti davanti al giudice fanno fede.