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L’Egitto dice No agli USA: il suo spazio aereo resta aperto ai voli militari russi

Gli Stati Uniti hanno chiesto all’Egitto di chiudere il suo spazio aereo ai voli militari russi, ma Il governo del presidente Abdel Fattah Al Sisi, ha ignorato la richiesta e Mosca potrà sorvolare i cieli egiziani per raggiungere la Siria

Con la mossa egiziana, Mosca può disporre  di un percorso tortuoso ma certo verso la Siria.  Fonti statunitensi affermano che la Russia ha utilizzato i voli per trasportare armi in Ucraina dalla Siria, da qui la richiesta che è stata ignorata.

L’obiettivo di Washington è di bloccare le forniture di Mosca prima di una prevista controffensiva ucraina, che però sembra sia già iniziata.  Stati Uniti con le solite pressioni, dopo l’inizi o della guerra in Ucraina, hanno convinto Paesi tra cui Turchia, Giordania e Iraq a chiudere l’accesso ad almeno alcuni voli militari russi  costringendo gli aerei di Mosca a percorrere  2.000 miglia in più e fino a cinque ore in più per raggiungere le basi strategiche in Siria .

L’Egitto però non si è piagato e non ha risposto alla richiesta, consentendo  i sorvoli russi, offrendo a Mosca un percorso tortuoso ma certo verso la Siria, dove le sue forze hanno aiutato il presidente Bashar al-Assad in una guerra civile negli ultimi anni. Anche l’Arabia Saudita ha detto no agli Usa ed  ha permesso alla Russia di continuare a utilizzare il proprio spazio aereo.

L’Egitto è il secondo più grande destinatario di aiuti militari statunitensi nel mondo, ricevendo circa 1,3 miliardi di dollari all’anno da Washington, ma il Cairo si è dimostrato un alleato poco affidabile. Il governo del presidente Abdel Fattah Al Sisi, un ex generale salito al potere con un micidiale colpo di stato militare nel 2013, ha incarcerato cittadini statunitensi e ha sostenuto un leader della milizia appoggiato dalla Russia che ha lanciato una guerra civile di 14 mesi in Libia nel 2019.