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L’Europa continua a danneggiarsi da sola: pronto il decimo pacchetto di sanzioni contro Mosca che sarà un altro boomerang

L’unione Europea non è ancora paga del danno economico che le aziende Occidentali hanno subito dalle sanzioni alla Russia ed è pronta a varare il decimo pacchetto che avrà l’effetto dei precedenti


A darne notizia come al solito, è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento, spiegando che si tratta di sanzioni per un totale di 11 miliardi di euro, aggiungendo la solita propaganda occidentale mai verificata che “il Cremlino al momento deve vendere riserve auree per colmare i vuoti lasciati dalla mancanza di introiti dal petrolio”, come se il petrolio la Russia lo vendesse solo all’Europa o all’Occidente. Forse si sono confusi col cashmere.

La von der Leyen ha spiegato che “Per mantenere questa forte pressione sulla Russia proponiamo un decimo pacchetto di sanzioni con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto vale un totale di 11 miliardi di euro. Proponiamo, tra le altre cose, restrizioni all’esportazione su più componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili, elicotteri”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, però ha dimenticato di aggiungere che ciò che Mosca non potrà comprare dall’Occidente lo comprerà dalla Cina o dall’India a prezzi inferiori, o utilizzerà le ormai famose e ben rodate “importazioni parallele”, quindi senza pagare le accise come sta già facendo con tanti altri prodotti. Quindi  come al solito gli unici a subire le sanzioni saranno le aziende europee che non esporteranno più.