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L’ex ministro Trenta non molla l’appartamento assegnatole dallo Stato che doveva lasciare il 5 dicembre


L’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta alloggerebbe ancora nell’appartamento al centro di Roma assegnatole dallo Stato, che avrebbe dovuto lasciare entro il 5 dicembre 2019

La questione nei mesi scorsi creò non pochi imbarazzi nel governo Conte 1 e sopratutto nel Movimento 5 Stelle, ma nonostante le polemiche, l’ex ministro non avrebbe ancora lasciato l’alloggio di servizio, ubicato nel quartiere S. Giovanni a Roma, che era stato riassegnato al marito e questo nonostante sia passato oltre un mese dalla scadenza che per legge, era fissata  al 5 dicembre 2019.

Ad accendere i riflettori su una vicenda che segna la fine del M5S come movimento anti-casta, posizionandolo definitivamente nella “casta”, è stato il giornale “La Verità” di Maurizio Belpietro, secondo il quale Elisabetta Trenta alloggerebbe ancora, insieme al marito, nell’appartamento che le era stato assegnato quando era ancora ministro della Difesa.

La domanda che poneva il giornale, è come faceva a rimanere ancora in quella casa anche da ex ministro. La risposta fu, che la casa venne riassegnata al marito, maggiore dell’Esercito, Claudio Passarelli. Ma il sospetto che la concessione sia avvenuta aggirando i regolamenti, serpeggio immediatamente.

La Trenta travolta dallo scandalo mediatico, tentò di resistere, ma sulla vicenda intervenne Luigi Di Maio, che le intimò di lasciate l’appartamento. L’ex ministro a quel punto, messa alle strette annunciò che avrebbe lasciato l’appartamento, ma in modo polemico dichiarò: “Mio marito, che è il titolare dell’alloggio, pur essendo tutto regolare e non essendoci nulla che ci debba far sentire in imbarazzo, per salvaguardare la serenità della famiglia, sta presentando istanza di rinuncia per l’alloggio. Spero che questo atto di amore serva a tacitare la schifezza mediatica che è caduta su di me”. Ed in effetti il 19 novembre arriva la notizia dell’istanza di rinuncia.

Ma al momento rimangono solo belle parole, nei fatti come scrive la La Verità, ad oggi il trasloco non è ancora avvenuto. Il termine ultimo “legale” sarebbe stato 5 dicembre 2019, ovvero tre mesi dopo quel 5 settembre, quando cadde il primo governo Conte e la Trenta rimase senza incarico e come lei stessa commentò: “Avrei avuto, secondo regolamento, tre mesi di tempo per poter lasciare l’appartamento”.

I cronisti della Verità però non hanno mollato la presa ed hanno chiesto spiegazioni all’ex ministro che non entrando nel merito, ha annunciato una conferenza stampa per spiegare i fatti, senza però indicarne la data.