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Libano, nuovo attacco israeliano a Hezbollah: esplosi migliaia di walkie talkie e radio, 9 morti e 300 feriti

Nuovo attacco terroristico ad opera dei sevizi segreti israeliani, questa volta ad esplodere sono stati walkie talkie, radio e persino pannelli solari. Hezbollah promette “Vendetta sanguinosa”

Queste non sono operazioni militari di guerra, sono attentati terroristici condotti indistintamente su civili, dopo i cercapersone di ieri le cui esplosioni hanno provocato 12 morti ed oltre 4000 feriti, centinaia dei quali gravissimi . oggi ha scoppiare tra le mani di chiunque ne possedesse uno sono stati walkie talkie, radio e anche pannelli solari, provocando al momento nove morti e oltre 300 feriti. La nuova barbarie dello Stato ebraico ha innescato caos e rabbia della gente per le strade che esasperata ha attaccata le auto Unifil a Tiro. 

E’ la seconda azione terroristica israeliana in 24 ore contro l’organizzazione sciita. Secondo fonti citate dal giornalista Barak Ravid sul social X, i walkie talkie con all’interno trappole esplosive facevano parte del sistema di comunicazioni di emergenza che Hezbollah avrebbe dovuto utilizzare in caso di guerra con Israele.

Una fonte della sicurezza ha confermato alla Cnn che i device, esplosi oggi in Libano, sono walkie talkie, che precisa la fonte, sono nettamente meno diffusi tra i militanti di Hezbollah rispetto ai cercapersone. Vengono distribuiti, infatti, solo alle persone che organizzano eventi come funerali e marce. Anche diversi pannelli solari, essenziali per la tenuta del sistema energetico del Libano, denuncia l’agenzia libanese Nna, sono esplosi in un certo numero di abitazioni nel sud del Paese dei cedri.

I walkie talkie erano stati acquistati da Hezbollah circa cinque mesi fa, spiegano fonti di sicurezza citate dal Times of Israel, nello stesso periodo dunque in cui erano stati comprati i cercapersone.

Esplosioni sono state registrate anche al quartier generale delle milizie sciite di al-Hashd al-Shaabi a Mosul in Iraq, nello stesso momento di quelle dei walkie talkie in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano, rende noto l’emittente saudita al-Hadith.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà venerdì per discutere dell’ondata di esplosioni di dispositivi, dai cercapersone ai walkie talkie. Lo ha indicato un portavoce della presidenza slovena del Consiglio. La riunione, richiesta dall’Algeria, è in programma alle 15 ora locale (le 9 in Italia).

Secondo Axios, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha chiamato il capo del Pentagono Lloyd Austin pochi minuti prima che partisse l’attacco israeliano. Secondo il sito, solitamente ben informato, la telefonata di Gallant era un tentativo di evitare di lasciare Washington completamente all’oscuro, ma  il Segretario di stato americano Antony Blinken ha smentito le notizie secondo cui gli Stati Uniti sarebbero stati a conoscenza dell’attacco compiuto ieri.

Blinken, al Cairo nel quadro della sua decima visita nella regione dal 7 ottobre, ha poi sottolineato la necessità di arrivare a un cessate il fuoco. “Sappiamo tutti che un cessate il fuoco è la migliore occasione per far fronte alla crisi umanitaria a Gaza e ai rischi per la stabilità regionale”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa.

“Gli Stati Uniti non sapevano nulla, né sono stati coinvolti in questi incidenti”, ha affermato Blinken durante la conferenza stampa al Cairo, sottolineando che “stiamo ancora raccogliendo informazioni e fatti”. “Parlando in generale, siamo stati chiari e rimaniamo molto chiari riguardo all’importanza che tutte le parti evitino passi che possano provocare un’escalation del conflitto che stiamo cercando di risolvere a Gaza”, ha poi aggiunto il segretario di Stato americano, precisando che ancora non è chiaro che impatto potranno avere queste esplosioni sulle operazioni di Hezbollah.