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Licata. Scappa ai carabinieri in scooter, trovato, aggredisce i militari aiutato da padre e zii: tutti arrestati


Quattro arresti ed ulteriori aggressori si cercano ancora: questo il bilancio dell’aggressione ai danni di due carabinieri da parte di una famiglia piuttosto “calda”

È accaduto sabato pomeriggio a Licata. I Carabinieri della Compagnia stavano svolgendo uno dei tanti posti di blocco lungo la s.s. 123, quando hanno notato un ciclomotore sospetto sopraggiungere ad elevata velocità ed hanno intimato l’ALT.

Il conducente ha continuato la sua corsa ignorando i militari che immeditamente si sono messi all’inseguimento del motociclo. La folle corsa è proseguita anche per le vie cittadine ed i Carabinieri, che in un primo momento ne hanno perso le tracce, sono riusciti a rintracciare F. G. classe ’92 – che forse si era conviento di aver seminato i militari –, a casa sua.

Alla vista dei militari e sostenuto da familiari e da amici, F. G. si è scagliato con violenza, unitamente agli altri, contro i Carabinieri, aggredendoli con calci e pugni. Addirittura armato di zappa, in una escalation di incontrollata violenza, ha provato a colpire i due militari, ma è stato subito immobilizzato dai Carabinieri, i quali avevano ricevuto rinforzi. L’intervento di altre pattuglie di supporto ha infatti consentito di ripristinare l’ordine e di sedare gli animi.

Quattro arrestati in conclusione. Il giovane F. G. classe ’92, il padre e due zii. Sono ancora in corso accertamenti volti ad identificare gli altri aggressori che dovrebbero essere circa otto.

I due Carabinieri se la sono cavata con qualche contusione. I quattro arrestati invece, che per il momento restano ai domiciliari, dovranno rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria del reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.