L’Iran ha presentato una nuova versione del drone Shahed, molto più veloce perché a reazione, Mosca che lo utilizza da tempo con questo nuovo modello potrebbe fare un salto di qualità negli attacchi all’Ucraina
Per la Russia è in arrivo un nuovo drone iraniano che potrebbe rappresentare la svolta nella guerra in Ucraina. Il nuovo modello rispetto al precedente promette di essere molto più veloce e quindi più difficile da intrecettare dalla contraerea ucraina. La nuova versione che è stata presentata con un video trasmesso questa settimana dalla TV di Stato, è dotato di un motore a reazione che sostituisce il motore a pistoni e dell’elica del velivolo originale, come indicato dal Telegraph.
La Russia utilizza i droni Shahed-136, che costano dai 2 ai 3 mila dollari ognuno, sapendo che gran parte verranno abbattuti, ma è una strategia studiata per fare esaurire le scorte dei costosissimi proiettili alla difesa aereaucraina e mettere in diffocoltà le forniture dell’Occidente. Questi droni in Ucraina hanno causato devastazioni, utilizzati per colpire depositi di munizioni o infrastrutture che sembrano civili ma in realtà vengono utilizzati dai militari di Kiev come basi operative.
Secondo gli esperti del settore, il nuovo Shahed volerà molto più velocemente, rendendo più difficile la sua intercettazione, anche se sulla carta, potrebbe avere lo svantaggio di avere un raggio d’azione inferiore a causa della quantità di carburante che consumerà.
Ma è la velocità del nuovo drone a reazione iraniano che preoccupa l’Occidente e i suoi alleati. James Patton Rogers, direttore esecutivo del Cornell Brooks Tech Policy Institute ha dichiarato che il leggero motore a reazione del drone permetterà allo Shahed di aggirare le difese aeree di base a terra, fornendo al sistema una maggiore letalità”. Patton Rogers che è anche consulente della NATO e del governo britannico per la tecnologia dei droni, ha aggiunto che “Il drone avrebbe anche un nuovo carico di telecamere a bordo, cosa che il vecchio Shahed non ha, che probabilmente gli consentirà una maggiore navigazione visiva e reattiva e una maggiore capacità di attacco di precisione”.
Redazione Fatti & Avvenimenti