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L’Italia addestra i militari ucraini: lo ha ammesso Crosetto al Copasir. Mosca: “Lo sapevamo e Roma ha mentito”

Per la gioia dei media guerrafondai, l’Italia è “nel gruppo di testa dell’alleanza occidentale a sostegno di Zelensky”, praticamente, un “nemico in prima linea” contro la Russia, sullo stesso piano di USA, Inghilterra, Germania, Francia e Polonia

Mentre la guerra mondiale appare sempre più pericolosamente vicina l’Italia fa un “salto di qualità” ed ammette di addestrare i militari ucraini sul suolo italiano.

Lo ha detto nell’audizione al Copasir il ministro della Difesa Guido Crosetto, dove oltre ad elencare gli aiuti che sarebbero stati di lì a poco inviati a Kiev, ha ammesso l’addestramento delle forze ucraine “sul territorio nazionale”.

La notizia è riportata dal Corriere della Sera, che spiega che a precisa domanda dei componenti del Copasir, se cioè l’addestramento delle truppe ucraine venisse svolto solo nelle basi NATO, ha risposto con un chiarissimo “in Italia”.

Il Corriere precisa che l’addestramento “in Italia” era già iniziato ai tempi del governo Draghi, ma “questa è la prima volta che viene formalizzato in una sede parlamentare”. Dal Ministero della Difesa hanno dichiarato che: “Quando si forniscono sistemi d’arma sofisticati è necessario istruire chi dovrà usarli”.

Da Mosca ancora non si registrano reazioni ufficiali, ma l’agenzia di stampa russa Tass non ha mancato di ricordare che già il 1° dicembre 2022, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva affermato che gli Stati Uniti e la NATO sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina inviando armi e addestrando i militari ucraini nel Regno Unito, in Germania, in Italia e in altri stati.

“Successivamente, il ministero della Difesa italiano ha affermato che all’interno della repubblica non si è svolto alcun addestramento per i militari ucraini”, riporta la Tass, che dunque addita Roma di aver mentito sulla questione. Sempre la Tass ha inoltre riportato che Repubblica a dicembre scorso aveva già scritto di addestramento di militari ucraini in Italia, in un caso, citando anche l’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Insomma, notizie poco rassicuranti per il fronte pacifista in Italia che pur raccogliendo migliaia di persone e l’appoggio politico di vari membri dell’opposizione, deve oggi prendere atto che “l’Italia è nel gruppo di testa dell’alleanza occidentale a sostegno di Zelensky”, e che Mosca inevitabilmente vede l’Italia al pari di Inghilterra e Polonia con la Meloni tanto importante da partecipare alla recente conference-call organizzata dal presidente americano Joe Biden insieme al presidente francese, al premier inglese e al cancelliere tedesco.