“Oggi abbiamo la nostra zona di sicurezza sul territorio di Kursk della Federazione Russa, lungo il confine con l’Ucraina, che è circa 500 chilometri quadrati”
Lo ha scritto sui social media il comandante in capo dell’Ucraina Oleksandr Syrsky. Le truppe ucraine all’inizio dell’invasione della regione occidentale russa di Kursk, iniziata il 6 agosto, avevano rivendicato di controllare circa 1.400 chilometri quadrati di territorio, ma a seguito della reazione dell’esercito russo, oggi come ha ammesso oggi il generale Syrsky, le truppe ucraine detengono circa 500 chilometri quadrati
Di fatto Kiev ha già perso circa il 70% del territorio inizialmente conquistato. Inoltre, un’analisi dell’agenzia France-Presse (Afp) sui dati del centro studi americani Institute for The Study of War (Isw) a fine dicembre aveva stimato che l’area sotto controllo ucraino era di 482 chilometri quadrati.
Ad oggi la situazione sul campo per Kiev continua a peggiorare, le forze armate russe continuano a martellare le truppe ucraine spingendole sempre più verso il loro territorio ed oggi i rissi hanno liberato la maggior parte di Sverdlikovo e avanzano nella direzione a nord-est di Sudzha. Attualmente si hanno informazioni secondo cui, dopo l’attraversamento del fiume Loknya, più di tre quarti del territorio del villaggio di Sverdlikovo sono passati sotto il controllo dell’esercito russo.
Le unità dell’esercito ucraino rimangono nella parte orientale del villaggio e sono in corso operazioni di combattimento nella zona della piantagione forestale, che costituisce il confine orientale naturale dell’insediamento.
Le truppr ucraine nel tentativo di resistere, stanno cercando di costruire una linea di difesa nella zona dello stagno, che si trova a metà strada tra Sverdlikovo e Sudzha, dove stanno eseguendo scavi per rafforzare il fianco sinistro della loro difesa nel distretto di Sudzhansky.