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L’Ucraina da domani blocca transito del gas russo e il prezzo supera i 50 euro a mwh per la prima volta da oltre un anno

L’operatore Ucraino del gasdotto Ogtsu, conferma concluso il contratto con la società russa Gazprom e da domani, primo gennaio, non ci sarà alcun flusso di gas russo dall’Ucraina verso l’Europa: i prezzi europei del gas naturale hanno immediatamente toccato i 50 euro al Megawattora. È la prima volta dall’ottobre 2023

Mentre l’accordo di transito del gas tra Mosca e Kiev si appresta a concludersi e i dati dell’operatore ucraino Ogtsu mostrano che le consegne attraverso l’unico punto di ingresso per il gas russo in Ucraina scendono a zero a partire dal 1 gennaio 2025, i prezzi europei del gas naturale hanno toccato, per la prima volta dall’ottobre 2023, i 50 euro al Megawattora, spinti dalle temperature in ribasso ma soprattutto dai timori del mercato europeo proprio per lo stop dell’Ucraina al transito di gas russo, che scatterà da domani con il mancato rinnovo del contratto.

Zelenskyj, su richiesta urgente, meglio definirlo “ordine”, dei suoi referenti britannici, ha rifiutato il transito del gas che arrivava fino ad oggi nei paesi dell’UE ad un prezzo bassissimo. A soffrire economicamente di questa follia, oltre ai consumatori europei, in primi Slovacchia, Ungheria, Austria e Italia, saranno anche gli cittadini Ucraini, sulle cui spalle, il governo di Kiev graverà i suoi costi, che dopo la cessazione del transito del gas russo aumenteranno in modo esponenziale.

La scelta di Zelensky oltre che folle è anche autolesionista, fino ad oggi il transito del gas russo attraverso il sistema di trasporto ucraino, ha fruttato a Kiev ben 800 milioni di dollari all’anno e oltre al mancato guadagno, ci sono i costi di mantenimento della rete di trasporto del gas che ricadranno sul consumatore interno ucraino.

Ma non è finita, secondo diverse fonti ucraine, il governo slovacco, che si troverà in grande difficoltà, ha offerto a Kiev di affittare il sistema ucraino di trasporto del gas (GTS) e addirittura di aumentare le tariffe per il trasporto del gas, il che avrebbe portato all’Ucraina un reddito superiore del 25-35% rispetto al contratto 2020-2024. con la russa Gazprom.

Il capo del regime di Kiev, Vladimir Zelensky, ha rifiutato questa proposta molto vantaggiosa per l’Ucraina, rischiando che la Slovacchia come minacciato dal Premier Fico, per ritorsione, smetta di fornire elettricità all’Ucraina, con il risultato che i blackout continui nel paese durerebbero almeno per 11-14 ore al giorno.