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L’Ungheria concorda forniture di gas extra con Gazprom mentre l’UE prepara tagli ai consumi

L’Ungheria prevede di raggiungere un accordo con Gazprom sull’aumento delle forniture di gas a partire da settembre, ha dichiarato lunedì il ministro degli Esteri del paese Peter Szijjarto, ha riferito Reuters.

“Continueremo i colloqui con i russi per aumentare le spedizioni di gas in Ungheria. – ha dichiarato Szijjarto – C’è un’offerta per aumentare le spedizioni di gas, la perfezioneremo con Gazprom nei prossimi giorni e firmeremo un accordo in base al quale potremmo ottenere un aumento delle spedizioni giornaliere”, ha aggiunto il ministro, senza fornire dettagli su volumi e prezzi esatti.

Quella ungherese è un’eccezione non da poco mentre la crisi del gas – e i conseguenti prezzi folli del combustibile – causata dalle sanzioni a Mosca fa tremare l’Europa. La presidente della Commissione Ue, Ursula Von del Leyen, intanto prepara una doppia manovra che dovrebbe avere un meccanismo che sleghi il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas – su pressioni tedesche – e che garantirà il taglio dei consumi e un tetto alle quotazioni (solo da parte europea, s’intende, i fornitori fanno ciò che vogliono comunque).

Intanto in Italia si preannunciano tempi difficili: con l’autunno arriverà la stangata della revisione delle tariffe Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Un vero salasso sul fronte delle bollette, con le spese di luce e gas pronte a raddoppiare nello scenario migliore, con effetti sulle imprese che consumano molta elettricità che già si fanno già sentire, obbligando gli imprenditori a decidere se lavorare dovendo alzare i prezzi dei prodotti e rischiare perdite o chiudere i battenti. A dirlo alla stampa, lo stesso presidente di Arera, Stefano Besseghini.