⦿ Ultim'ora

L’Ungheria “spacca” Eu e Nato: non firma il sostegno alle indagini Cpi e non parteciperà a invio munizioni a Kiev

L’Ungheria si sfila da due importanti decisioni dell’Occidente a favore dell’Ucraina e in un solo colpo mina l’unità di Europa e Nato

L’Ungheria è l’unico dei ventisei Stati membri dell’Ue, a non firmare una dichiarazione congiunta diffusa dalla presidenza svedese, con la quale è stato espresso “supporto alla Corte Penale Internazionale e alle indagini sulla situazione in Ucraina” in occasione della conferenza dei ministri della Giustizia di circa 40 Paesi tenutasi a Londra sul dossier. “Gli Stati membri dell’Ue – si legge nel testo – hanno annunciato un ulteriore sostegno finanziario e risorse umane aggiuntive per rafforzare il lavoro della Cpi e continueranno ad adoperarsi per garantire la responsabilità per i principali crimini internazionali commessi in Ucraina”.

Inoltre non parteciperà alla fornitura di munizioni all’Ucraina, ma non si opporrà al piano dell’Ue. Ad annunciare una decisione “forte e divisiva” è stato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjrtó , in conferenza stampa a margine della riunione con i suoi omologhi dell’Ue. “Non forniamo munizioni all’Ucraina, ma non impediremo ad altri di fare ciò che vogliono in questo senso”, ha spiegato il ministro, citato in un tweet da Zoltan Kovacs, portavoce del premier magiaro, Viktor Orban.

La decisione  dell’Ungheria è arrivata dopo che a Bruxell il Consiglio Affari Esteri europeo, ha dato l’Ok  per dare 2 miliardi di euro di munizioni all’Ucraina.