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M5S all’attacco: “Ad Agrigento i cittadini pagano e basta”


Le bollette salate arrivano, molte sono “pazze” e hanno messo i cittadini in riga o meglio in fastidiosa fila verso gli uffici, per contestare tasse su proprietà e spazzatura.

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E’ guerra per scaricare le colpe della spesa pubblica sulle spalle dei netturbini che l’amministrazione dice in esubero mentre la città è ben lontana dal risplendere.

E’ guerra all’ultima banconota rimasta nei portafogli dei nostri concittadini”.

Così oggi Marcella Carlisi, consigliere comunale al civico consesso agrigentino per il M5S.

“Dopo lo scippo dei soldi del Parco, l’amministrazione, col vezzo della decorazione e della festa, è in crisi di liquidità. Ha pensato di cercare il denaro anche nelle tasche di chi viene a pernottare in città, istituendo la tassa di soggiorno.

Purtroppo il 7 Dicembre 2016, il Senato della Repubblica, ha approvato il disegno di legge d’iniziativa del Governo, già approvato dalla Camera dei deputati: il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019 che stabilisce che nemmeno per il 2017 potrà essere istituita l’imposta di soggiorno.

Così la maggioranza in Consiglio comunale che decise di andare a festeggiare dopo meno di 2 ore di seduta, alle 20.30, la creazione della nuova tassa ha fatto sprecare alla città, parole della maggioranza, almeno 8mila euro.

Uno spreco immotivato, dato che il disegno di legge era già stato approvato dalla Camera quando abbiamo discusso l’istituzione del Regolamento in aula consiliare e la proposta portava nelle premesse anche un contestabile vizio”.

Si cercano soldi dovunque. Il problema è: per fare cosa?

“Ne abbiamo un’idea guardando fra le scelte proposte per la democrazia partecipata. La legge regionale 5/2014 prescrive all’amministrazione di fare decidere ai cittadini come usare oltre 55mila euro (per il 2016) dei loro soldi e il Sindaco ha già calato le azioni/progetto tra cui i cittadini dovranno scegliere: decoro urbano, promozione Agrigento 2020, giochi per bambini, cura del verde, bonus alimentari e servizi per persone con disabilità.

A quali azioni specifiche sarà destinata la cifra, però, non è dato saperlo. La giunta, come l’anno scorso, deciderà da sola, senza appello. Ricordiamo che per il 2015 la maggior parte dei cittadini che avevano saputo della votazione, dopo diversi problemi con voti dopati, avevano sancito l’attribuzione di 58mila euro ai bimbi con problemi di autismo.

La Giunta invece di scegliere un progetto preciso, magari suggerito dai cittadini nello spirito della democrazia partecipata, ha affidato i soldi all’ASP. I genitori ancora aspettano di vedere gli effetti della somma attribuita.

Lunedì 6 Dicembre in Consiglio comunale avevamo la possibilità di votare un regolamento sperimentale per far proporre idee precise da finanziare ai cittadini, nell’ottica di una vera democrazia partecipata.

I Consiglieri hanno però deciso di sprecare i soldi della seduta e sono andati a casa poco dopo le 20, facendo cadere il numero legale.

La discussione di questo regolamento, presentato un anno fa, è sempre finita agli ultimi punti degli ODG (anche dopo la tassa di soggiorno) e la discussione è stata sempre rimandata.

La maggioranza ha dunque scongiurato la proposizione di idee da parte dei cittadini, consentendo in questi giorni la decisione finale sui temi al Sindaco, che interpreta la democrazia partecipata a modo proprio. Magari è già pronto qualche progetto per la promozione di Agrigento capitale europea nel 2020, anche se l’esecutivo del governo nazionale, praticamente appena riconfermato, sembra intenzionato ad accordare la preferenza alla città di Catania.

Con i meetup del Movimento 5 stelle avevamo pensato ad alcuni progetti ben precisi da proporre alla cittadinanza: il finanziamento di casette dell’acqua, con tessere prepagate per le famiglie in difficoltà economica; la sistemazione e l’apertura dell’ambulatorio veterinario comunale; sterilizzazione dei piccioni; derattizzazione/disinfestazione ben fatta; nuova isola ecologica; affidamento a ditta della manutenzione delle strisce pedonali in città; inserimento in una via cittadina, magari in vicinanza della chiesa di San Pietro, di un Pirandello che scrutava i passanti o il mare o di una molto più banale giara, attrazione per amanti di selfie.

Sono progetti precisi fra cui scegliere. Sono azioni concrete che possono incidere e migliorare la vita di tutti i giorni.

Il Movimento 5 stelle non fa sterile opposizione ma, come sempre, propone idee che vengono dall’ascolto del cittadino tenuto lontano dall’amministrazione attiva con muri e scorta”.