“Non possiamo di certo cambiare il clima, ma possiamo sicuramente attenuarne i disagi. Da giorni, infatti, si sapeva che il maltempo si sarebbe abbattuto sulla nostra regione, ma le misure di prevenzione e protezione per garantire almeno la viabilità ordinaria, come al solito, non si sono viste. Ancora una volta quella che in altre regioni è una normale giornata di inverno da noi è diventata una calamità naturale”.
Lo afferma il deputato M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri, commentando le cronache degli enormi disagi provocati dal Governo regionale, che raccontano di paesi isolati e strade impercorribili.
“Il governo regionale del PD e di Rosario Crocetta – afferma Cancelleri – si è dimostrato totalmente impreparato a gestire l’ondata di freddo e neve di questi giorni. A questo punto, come capo della Protezione Civile in Sicilia, il presidente della Regione deve assolutamente venire in aula ad illustrare quali azioni ha messo in campo e, soprattutto, quali ha programmato per il futuro, considerato che l’inverno ha appena fatto sentire la sua voce e che altre ondate di maltempo potrebbero essere alle porte. Non lo deve alle opposizioni, lo deve ai siciliani che in queste ore si sono trovati a vivere situazioni paradossali di isolamento e pericolo”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.